Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Smog di nuovo alle stelle l’aria di città è irrespirabile È anno record per le Pm10
Nel 2017 all’Arcella e alla Mandra limite sforato un giorno su tre
Quando si chiuderà, PADOVA tra un centinaio di ore, il 2017 sarà stato l’anno più inquinato a Padova degli ultimi otto.
I motivi, prima di tutto, sono da ricercare nella scarsità di precipitazioni. Ma anche, senza dubbio, in provvedimenti antismog che forse andrebbero radicalmente cambiati visto che quelli adottati finora non hanno prodotto i frutti sperati. E, a ben guardare, si sono rivelati pressoché inutili. Negli ultimi nove giorni, da domenica 17 a lunedì 25 dicembre, le cinque centraline dell’Arpav presenti in città hanno infatti registrato una quota di polveri sottili (le più dannose per la salute) ben al di sopra del limite consentito dalla legge, che è pari a 50 microgrammi per metro cubo d’aria. Alla Mandria, in ognuno dei nove giorni presi in considerazione, la soglia delle Pm10 è stata sempre superata, con una punta di 147 nella giornata di domenica 24. E così è successo pure a Terranegra, con un massimo di 127 lunedì 25. All’Arcella, a Camin e alla Stanga, invece, i giorni consecutivi di sforamento sono stati sei, da giovedì 20 a lunedì 25, con un picco rispettivamente di 124, 133 e 117. Ma i dati ancora più preoccupanti, se possibile, sono quelli relativi alle giornate di superamento nel corso dell’anno, che per legge non potrebbero essere più di 35. Peccato però che, soffermandoci in questo caso soltanto sulle stazioni dell’Arcella e della Mandria, si sia già toccata quota 88 da una parte e 99 dall’altra. Valori quindi, rispetto alla norma, più alti del 60,2% e del 64,6%. E proprio da qui si evince che, co- munque andrà nel prossimo centinaio di ore, il 2017 sarà stato l’anno più irrespirabile all’ombra del Santo degli ultimi otto. Per quanto riguarda la centralina dell’Arcella, infatti, a Natale 2016 era stato raggiunto «solo» il sessantesimo giorno di superamento, nel 2015 l’85esimo, nel 2014 il 57esimo, nel 2013 il 62esimo, nel 2012 l’82esimo, nel 2011 l’89esimo e nel 2010 il 95esimo. E più o meno lo stesso era accaduto alla Mandria: 58esimo sforamento nel 2016, 85esimo nel 2015, 56esimo nel 2014, 68esimo nel 2013, 85esimo nel 2012, 89esimo nel 2011 e 95esimo nel 2010.
Di fronte a questo scenario, almeno per il momento, la giunta di Palazzo Moroni non intende prendere misure straordinarie e nemmeno ripristinare il blocco della circolazione per i mezzi più vecchi e inquinanti (dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 18, stop dei veicoli benzina Euro 0 ed Euro 1 e diesel Euro 0, Euro 1 ed Euro 2), sospeso da sabato scorso fino a domenica 7 gennaio prossimo per le feste di Natale, Capodanno ed Epifania. È però innegabile che, più o meno a breve termine, qualcosa vada fatto: «Nelle prossime ore, grazie alla pioggia, il livello delle Pm10 è destinato a scendere – osserva l’assessore comunale all’Ambiente Chiara Gallani – Ma è evidente che, se invece i superamenti continueranno con questa regolarità, ci comporteremo di conseguenza. Magari anche revocando in anticipo la sospensione del blocco. Detto questo però, fino a metà aprile, i provvedimenti antismog rimarranno quelli che sono in vigore dai primi di novembre e che sono stati concertati con le categorie economiche e con i Comuni della cintura».