Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
E Forza Italia abbraccia i tosiani pentiti
Snobbati gli amministratori, i vertici azzurri disertano l’evento di Mosco
La vera gara deve ancora iniziare, ma i blocchi di partenza sono già belli che affollati in vista delle politiche di marzo prossimo. Nell’ultimo mese è diventato difficile stare dietro alle cene, agli aperitivi, ai caffé e, soprattutto, alle telefonate che stanno agitando il quadro del centrodestra padovano tra parlamentari uscenti alla ricerca di candidature sicure e amministratori locali (forti delle loro preferenze) vogliosi di prendere il primo volo per Roma.
Di certo c’è poco, salvo il fatto che nelle circoscrizioni padovane a contare è ancora l’avvocato Nicolò Ghedini che, per conto di Silvio Berlusconi, sta sondando il terreno con l’ordine di scuderia di evitare le conflittualità. Ecco allora che per Marco Marin, già protagonista delle vicende che hanno portato alla caduta di Bitonci, è quasi pronta una candidatura al centro sud, mentre per Simone Furlan che dall’esercito di Silvio è piombato a Padova, la circoscrizione prescelta dovrebbe essere l’estero. Per il commissario regionale Adriano Paroli invece la collocazione sarebbe il Bresciano (sua storica circoscrizione) per lasciare nel Padovano spazio agli azzurri uscenti (leggi Lorena Milanato) e agli ex tosiani che dopo la rotta di capo Flavio si sono avvicinati al partito di Berlusconi nonostante l’opposizione dei leghisti (che non hanno apprezzato e che minacciano ritorsioni).
Ecco spiegato l’avvicinamento delle ultime settimane tra il commissario cittadino degli azzurri Nicola Lodi e gli ex leghisti, poi ex tosiani, Maurizio Conte, Mario Venuleo, Luca Littamé e Roberto Caon. L’idea dei vertici azzurri è quella di sfruttare la leva dei pacchetti di voti garantita dagli ex tosiani (che un po’ pescano anche dalla sinistra spaccata e indebolita) per far volare il centrodestra alle politiche, nella convinzione che i giovani forzisti e gli amministratori non avranno il coraggio di strappare con il partito e dovranno comunque orientare le loro preferenze personali verso le candidature decise dall’alto. Va letta in questo senso la diserzione da parte dei vertici all’ultima iniziativa dell’ex vicesindaco Eleonora Mosco che ha visto 250 invitati, ma nessun esponente locale del partito e i continui rinvii alle richieste di rinnovamento da parte dei vari amministratori locali.
Lodi, Conte a Caon Gli ex tosiani Maurizio Conte e Roberto Caon si sono riavvicinati a Nicola Lodi