Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Debiti per lavori pubblici se ne discute in Consiglio E i vigili chiedono le armi
Ben 17 debiti fuori bilancio pronti ad essere votati oggi in consiglio comunale a meno quattro giorni dalla fine dell’anno. Sarà una seduta consigliare lunga ed intensa quella convocata in sessione straordinaria per questa sera alle 19. E per domani è prevista, sempre al medesimo orario, la seconda convocazione o eventuale prosecuzione. Palazzo Nodari resterà aperto sino a notte fonda. I debiti fuori bilancio ammontano ad una cifra indicativa di migliaia e migliaia di euro, solo questa sera si avrà modo di scoprire con certezza l’importo esatto.
Nei giorni scorsi l’assessore al bilancio Susanno Garbo non ha voluto anticipare nulla sulla cifra esatta. Si tratta di soldi che il Comune deve versare ad aziende o imprese che hanno eseguito lavori nel capoluogo. Il primo debito, fissato al punto sei dell’ordine del giorno, è il riconoscimento a favore della società dell’Interporto Spa di spese relative a parti di uso comune del 2016 dell’immobile utilizzato come archivio all’interporto rodigino. Seguono i pagamenti da approvare dell’allacciamento fognario eseguito in Piazzale di Vittorio, la sistemazione urgente di un muro di via della Costituzione. E ancora i lavori eseguiti ai bagni dello stadio «Gabrielli», la sistemazione del tetto della «Gran Guardia», o il pagamento della ditta che ha eseguito l’impianto di irrigazione al campo da baseball della Tassina.
A proposito di richieste di soldi, ben 20mila euro sono stati quelli messi in preventivo per armare la polizia locale di Rovigo. Messo nero su bianco, l’impegno assunto con il Comune di Rovigo ha previsto le entrate da contravvenzioni relative al 2018, individuando la destinazione della quota che, da normativa, deve essere destinata al miglioramento della sicurezza stradale o a scopi similari. Seppure in previsione, e non in maniera certa e definitiva in questa maniera il Comune potrà ottenere i fondi per armare i propri agenti della polizia locale. È il primo gesto formale amministrativo, a due anni e mezzo dall’insediamento del sindaco leghista Massimo Bergamin che tra i vari referati ha la delega alla sicurezza. Il comando della polizia è guidato dal comandante Giovanni Tesoro. Ad oggi gli agenti dei vigili urbani del capoluogo polesano sono tra i pochi a non essere armati.