Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Abbiamo in cantiere un tram e due ospedali Ora pensiamo a Pp1, via Anelli e Prandina»

Nel 2018 i progetti per Bassanello e via Trieste

- di Marco de’ Francesco

C’è un «tesoretto» di cui il sindaco di Padova va fiero. Ancora i lavori devono iniziare, e ci vorrà un po’ di tempo. Ma intanto ci sono sia i soldi che qualche «sì» che conta.

Si tratta del nuovo ospedale e del tram, che forse, peraltro, non sarà un tram ma un bus elettrico. Comunque sia, secondo Sergio Giordani si tratta di «due successi di cui io e la mia giunta rivendichi­amo la paternità, anche se alla fine non è così importante chi ha fatto cosa, l’importante è che ha vinto Padova».

I 56 milioni per la metropolit­ana di superficie, l’accordo con Luca Zaia per i due ospedali da 900 posti, uno in centro e l’altro a Padova est. Per il sindaco sono «fatti», cose che si vanno a realizzare. E sono due vicende importanti, che dovevano essere chiuse al più presto.

Sindaco, è l’ora di fare i conti con i primi sei mesi di amministra­zione.

«Un anno fa ero in vacanza con i miei nipoti. Ricevetti le prime chiamate di persone che mi volevano della partita (la corsa per palazzo Moroni). Mi sono lasciato convincere, e poi ce l’ho messa tutta, anche troppo, fino all’ictus. Ma il 25 giugno non lo scorderò mai, anche per l’affetto della gente. Poi, il primo mese è stato difficile: anche fare il sindaco è un lavoro. Impari. E io ho appreso anche grazie allo staff. Ma non ci sono cose che non rifarei. Anzi, devo dire che ho conosciuto la mia città molto meglio, facendo il sindaco. Una città con enormi potenziali­tà, che si perdono a causa dell’acceso individual­ismo. Invece, io voglio coinvolger­e in un piano di marketing della città tutti gli attori della cultura, della chiesa, dello sport e altri».

C’è chi afferma che il progetto sull’ospedale sia uguale a quello del suo predecesso­re, Massimo Bitonci (Lega).

«Non mi interessa quello che dicono. La firma ce l’ho messa io; e poi non si era mai parlato di due ospedali. E la proprietà ci viene data dopo la bonifica, quella relativa all’amianto. Infine, io non ho alcun problema a portare avanti le idee degli altri».

Sul tram, però, in città non sono tutti d’accordo. Anche fra i commercian­ti. E c’è chi pensa che i finanziame­nti statali non basteranno.

«Ma l’inquinamen­to è un problema. Stiamo sempre a lamentarci del Pm10, e poi che facciamo, niente? Quanto ai soldi, il Comune ag- giungerà al finanziame­nto un dieci per cento, quindi poco più di cinque milioni. Infine, non è detto che sarà un tram, la linea dalla stazione a Voltabaroz­zo. Potrebbe essere anche un bus elettrico. Ne parleremo con il ministero competente». A marzo ci saranno le elezioni politiche.

Pensa che potrebbero esserci delle ricadute sulla maggioranz­a in Comune? «Non penso. Credo nella collaboraz­ione, non nei dispetti politici».

Partecipat­e, Fiera e rinnovo cariche in Camera di Commercio.

«Quanto alle partecipat­e, l’Interporto è la dimostrazi­one che una società pubblica, se ben governata, può riscuotere ottimi risultati. Le nuove gru, peraltro, saranno inaugurate a febbraio. Quanto alla Fiera, è una risorsa della città. Stiamo discutendo con i francesi di Gl Events come definire la questione. Sono ottimista. Penso che il prossimo mese risolverem­o i problemi. Intanto Geo sta facendo bene secondo me. Quanto alla Camera di Commercio, va riconosciu­to al presidente Fernando Zilio di aver avuto una felice intuizione: quella di uscire da partecipat­e improdutti­ve e investire nella città». A proposito di investimen­ti. Come stanno le casse del Comune?

«Bene. Peraltro quest’anno abbiamo investito 40 milioni in opere pubbliche, che si stanno gradualmen­te realizzand­o: marciapied­i, strade e verde pubblico». E come va con la sicurezza?

«Noi abbiamo investito in 250 telecamere, che si aggiungono alle 200 già operative. E abbiamo un buon rapporto con le forze dell’ordine. A Padova, il problema più rilevante è lo spaccio. Peraltro, realizzere­mo una app per consentire ai cittadini di segnalare situazioni di pericolo di competenza comunale; ad esempio, una buca nella strada». Progetti di riqualific­azione?

«Abbiamo una città splendida con brutti ingressi: il Bassanello, con l’ex distributo­re, e via Trieste, con il Pp1. Dobbiamo rendere la città più bella». Come sarà il 2018?

«Il lavoro non manca: caserma Piave, Prandina, via Anelli. E sarà un anno importante, dove porteremo avanti gli obiettivi dichiarati in campagna elettorale».

Le polemiche non mi interessan­o e non ho problemi a portare avanti le idee degli altri. Comunque la firma sul progetto dell’ospedale l’ho messa io e abbiamo portato a casa due ospedali. Il tram? Troveremo soluzioni condivise

 ??  ?? Sindaco da 6 mesi Il sindaco Sergio Giordani ieri ha tracciato un bilancio di fine anno dei suoi primi sei mesi di governo della città. Dopo una partenza in salita dovuta anche all’ampiezza della sua coalizione ora tiene saldo il timone
Sindaco da 6 mesi Il sindaco Sergio Giordani ieri ha tracciato un bilancio di fine anno dei suoi primi sei mesi di governo della città. Dopo una partenza in salita dovuta anche all’ampiezza della sua coalizione ora tiene saldo il timone

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