Fuochi d’artificio e animali, solita polemica Il produttore: «Così fermate il nostro lavoro»

«I botti di fine anno fanno male agli animali ma se si continua così, con polemiche e ordinanze divieto, danneggeranno anche agli essere umani. Basta ostacolare il lavoro serio e legale di centinaia di operatori del settore pirotecnico che danno da vivere a migliaia di famiglie». A parlare è Vincenzo Martarello, uno dei due titolari della storica e rinomata ditta «Martarello Group» di fuochi d’artificio di Arquà Polesine.

Martarello si è infuriato dopo aver visto l’ennesimo servizio televisivo che offendeva il suo lavoro e quello di tanti altri imprenditori della categoria. «Siamo stanchi che i nostri prodotti vengano denigrati e attaccati a livello nazionale. Mi riferisco all’edizione delle 20 del Tg5 di giovedì 28 dicembre dove si è parlato di protezione degli animali e dove sono state attaccate le aziende di fuochi d’artificio», spiega ancora l’imprenditore arquatese. L’azienda pirotecnica arquatese esiste dal 1921 e nel panorama polesano ha al suo attivo più di 50 dipendenti. Pluripremiata a livello internazionale, a giugno ha vinto il campionato del mondo a Da Nang, in Vietnam.

Le polemiche sui fuochi di artificio si ripresentano puntuali ogni anno, ma stavolta Vincenzo Martarello ha preso carta e penna e ha scritto una lunga lettera al direttore del Tg5. «Così facendo fate morire un mercato legale e fate lievitare il mercato nero. I nostri prodotti sono marcati Ce. Sono contro l’inquinamento acustico, non superano il livello previsto dalle normative europee- scrive MartarelloSono a norma e rispettano gli animali. Dite bugie. La Corte dei Conti ha dichiarato nulle tutte le ordinanze sindacali. Salviamo gli animali per fare morire gli umani?».

La lettera Secondo il patron del Martarello Group, i fuochi sono sicuri

Lo spettacolo Gioco di luci in cielo