Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il Capodanno è da record: 55 mila in Prato della Valle

- Marco de’ Francesco

Il passaggio tra il 2017 e il 2018 ha segnato un primo record. Secondo la questura, in Prato della Valle, erano in 55 mila con il naso all’insù per guardare lo spettacolo dei fuochi. Un notevole successo di pubblico che ha coinvolto sia i cittadini che un po’ di turisti e che si è concluso senza incidenti o problemi di sorta anche grazie alla macchina organizzat­iva messa in piedi dalle forze dell’ordine e dal Comune. Secondo il primo cittadino Sergio Giordani si è trattato di «un momento di festeggiam­ento collettivo realizzato con la massima sicurezza. I Padovani apprezzano gli spazi di socialità e l’amministra­zione intende aumentarne il numero, affiancand­one di nuovi a quelli tradiziona­li». Gli ingressi al Prato erano ben presidiati da forze dell’ordine di vario genere (polizia carabinier­i e altri) che collaborav­ano con la polizia locale. In occasioni come queste, non è semplice tenere tutto sotto controllo. Bisogna lavorarci parecchio, prendendos­i per tempo. «Abbiamo iniziato a riunirci per discuterne con Radio Company, il nostro partner – afferma l’assessore al commercio Antonio Bressa – circa due mesi prima dell’evento. Si tratta peraltro di mettere insieme il lavoro di alcuni uffici del Comune con quello della Prefettura e dei vigili del fuoco». La questione della sicurezza è impegnativ­a, in tempi in cui taluni approfitta­no degli eventi pubblici per far saltare in aria le persone. «In realtà – continua Bressa – è andato tutto bene e il deflusso dal Prato si è svolto in modo molto regolare». Sempre secondo Bressa «c’erano una atmosfera di festa e un bellissimo clima che ci hanno accompagna­to nel 2018 con i migliori auspici per il nuovo anno. L’entusiasmo di così tante persone ha reso Padova la città vitale che vogliamo». L’evento è iniziato verso le 10, con il palco di Radio Company, il dj Stefano Bosca e lo speaker Stefano Mattara; Euforika Cover Band, ha proposto un repertorio molto vasto, dai successi dagli anni Settanta alle hit di classifica. A mezzanotte, il tradiziona­le spettacolo piro-musicale. I fuochi d’artificio, insomma. E i poveri animali? «Non è come con i fuochi di una volta – ha terminato l’assessore -; ora vengono lanciati a una altezza normale, e così gli effetti riguardano il Prato, senza l’imponente effetto a campana».

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I fuochi in Prato Ieri non c’è stato alcun incidente nonostante la folla

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