Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il mondo produttivo: collaboriamo a un 2018 di rilancio
C’è un generale e cauto ottimismo per il 2018 in Polesine. E’ quanto emerge dalle associazioni di categoria e dal mondo sindacale per l’anno appena iniziato, che in generale si pensa possa consolidare quanto di buono è accaduto in quello appena concluso. Di conseguenza, le aspettative sono generalmente piuttosto elevate. Gian Michele Gambato, presidente di Unindustria, dice: «Per il 2018 si proseguirà sulla scia dell’ultima parte del 2017, che ha fornito interessanti segnali di ripresa. Teniamo le dita incrociate per un paio di importanti insediamenti in Polesine, che potrebbero portare molti posti di lavoro già quest’anno».
Per il settore del commercio, il presidente di Confesercenti, Vittorio Ceccato, confessa: «Mi aspetto che dalle istituzioni arrivino più risorse, perché soprattutto dopo la fusione con Venezia della Camera di Commercio ritengo che i flussi siano molto sbilanciati verso la laguna. Mi auguri di veder arrivare un sostegno coerente da parte dei cittadini e degli utenti del commercio che, se desiderano una città più viva, più bella e accogliente devono essere disposti a valorizzare le attività e le iniziative che la interessano. E non disperdere invece risorse importanti fuori porta o verso la grande distribuzione».
Per l’artigianato il presidente di Cna, David Gazzieri, preannuncia che saranno rafforzati percorsi avviati nel 2017, come le iniziative collegate a «Rovigoespone», a «Cna Way» e all’ultima edizione del «Meeting delle Giostre». «Ci vogliono più innovazione e aggiornamento, a partire dalla banda larga», dichiara. Per l’agricoltura, il numero uno di Coldiretti, Mauro Giuriolo auspica: «Vorrei si riuscisse a fare più gioco di squadra come associazioni di categoria, perché le esperienze di aggregazione affrontate da alcune espressioni locali con le province a noi vicine, penso ad esempio ad Ascom, finora non hanno reso più forte né loro nè l’economia polesana».
Il cauto ottimismo che si respira nel mondo economico polesano è condiviso dai sindacati. Fulvio Dal Zio, segretario confederale della Cgil provinciale, riflette: «E’ necessario uno scatto per evitare rischi di emarginazione del Polesine. Basta coi conflitti istituzionali, si punti con decisione verso le eccellenze locali. Ovvero la media impresa, la pesca nel Delta del Po e quanto di buono offre la cultura». Per la Cisl, il segretario aggiunto Andrea Mosca Toba preannuncia: «Sarà un 2018 di netta inversione di tendenza, grazie al fatto che importanti insediamenti ormai sembrano vicini e perché il clima politico pare essere mutato in meglio, come dimostrano le partite sui rifiuti e su Acquevenete».
Il segretario Uiltec di Padova e Rovigo, Giampietro Gregnanin, punta dritto su un tema preciso: «E’ indispensabile che l’Enel acceleri il progetto Futur-E, mantenendo gli impegni presi. Devono diventare realtà in tempi certi gli investimenti per la riqualificazione dell’ex centrale di Porto Tolle, che vanno dai 70 ai 150 milioni di euro e che prevedono dai 400 agli 800 nuovi posti di lavoro dichiarati».