Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Anziano dimesso dal Pronto Soccorso, muore dopo due giorni La famiglia denuncia
Entrato al Pronto soccorso della Casa di cura privata «Madonna della Salute» lo scorso 28 dicembre e subito dimesso, il 30 dicembre è morto. I familiari del 67enne di Taglio di Po Carletto Ortolan, commerciante di automobili, ieri hanno presentato una denuncia-querela ai carabinieri della Compagnia di Adria. Si legge che l’anziano, lo scorso 28 dicembre, si sarebbe svegliato con forti dolori addominali e nausea. Resta a letto e prende un medicinale anti-vomito, ma inutilmente.
Moglie e figlia chiamano il 118 e Ortolan viene trasportato in ambulanza al Pronto soccorso di Porto Viro. Dopo la visita, continua la querela, viene dimesso quasi subito con la prescrizione di una terapia antibiotica. Il 29 Ortolan si sente molto debole e, verso sera, si accorge di arrossamenti diffusi su buona parte del corpo. Viene chiamata la Guardia medica che consiglia di sospendere la cura prescritta al Pronto soccorso e di assumere un altro antibiotico.
Le condizioni di Ortolan, spiegano sempre i suoi familiari, non migliorano e la mattina del 30 dicembre viene nuovamente chiamato il 118. Giunto al Pronto soccorso della Casa di cura a Porto Viro, Ortolan dopo un paio d’ore viene ricoverato d’urgenza in Terapia intensiva. Alle 23.30 dello stesso giorno la morte.
I familiari si rivolgono a «Studio 3A», società specializzata nella valutazione delle responsabilità in ogni tipo di sinistro. Nella denuncia si chiede alla Procura di verificare eventuali profili di responsabilità penale dei medici che hanno curato Ortolan e di disporre, se necessario, l’acquisizione della cartelle cliniche integrali nonché l’autopsia.
La direzione della Casa di cura aveva già chiesto l’assenso alla moglie del 67enne per trasferire la salma all’ospedale di Rovigo per sottoporla all’autopsia interna amministrativa. Dalla struttura sanitaria convenzionata queste parole: «La Casa di cura esprime ai familiari il proprio rincrescimento, ma non rilascia dichiarazioni sulla vicenda già oggetto di approfondimenti interni».(A.A.)