Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Milioni di euro di lavori stradali ma la fibra lascia cicatrici
«Quando ci siamo insediati, la situazione era molto difficile, ma poi abbiamo investito cifre importanti». Lo afferma l’assessore ai lavori pubblici Andrea Micalizzi. Che snocciola numeri e dati delle opere importanti compiute su strade e marciapiedi cittadini nel 2017. La lista, cioè, non tiene conto di interventi minori, relativi a segnaletica e buche; e neppure dei cantieri in corso. Nel complesso, si parla di lavori per 4,2 milioni su 15 di spesa totale. «L’investimento in opere – afferma l’assessore – è rilevante secondo diversi punti di vista: dal decoro urbano alla sicurezza. Soprattutto nei quartieri». Tra gli investimenti più rilevanti, i 600mila euro di barriere metalliche in Corso Argentina; i 110mila per l’asfaltatura di via dell’Industria; i 110mila per lavori sul selciato di via Tiso Da Camposanpiero; i 100mila relativi al selciato di Riviera Paleocapa; i 200mila per l’asfaltatura di via Paleocapa; i 150mila per l’asfaltatura della tangenziale sud-est; e i 200mila per l’asfaltatura di via Venezia. I padovani hanno notato, in questi ultimi mesi, che l’asfalto di molte vie è segnato da strisce rosse, a parziale riparazione dopo i lavori per portare la fibra ottica. Secondo l’assessore, le cose stanno così: «Il fatto è che l’allora assessore Matteo Cavatton ha siglato con Open Fiber (società partecipata da Enel e Cassa depositi e prestiti, nata con l’obiettivo di realizzare l’installazione di reti di comunicazione ad alta velocità) una convenzione in deroga rispetto al regolamento comunale sulle opere stradali. Con termini meno stringenti. Quando sono arrivato, molti lavori erano mal eseguiti, ma con un po’ di pressione abbiamo risolto i problemi». Per Cavatton, le cose stanno in altro modo: «Non c’è stata alcuna deroga, e la convenzione non è stata né siglata né sottoscritta da me. Io e l’assessore all’urbanistica Paolo Botton ci siamo limitati a portare l’atto in giunta, poi è caduto il sindaco. La convenzione prevedeva peraltro lavori a regola d’arte». (m.d.f.)