Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Caso Coimpo, ancora in bilico la giunta di Adria Il caso approda in Consiglio

Il vicesindac­o Simoni: «I ribelli sono interessat­i alla carega»

- Nicola Chiarini

A Palazzo Tassoni il barometro segna tempesta e la prossima settimana sarà cruciale per il sindaco Massimo Barbujani per evitare il cortocircu­ito in consiglio comunale. All’ordine del giorno del 16 gennaio c’è il nodo Coimpo, attorno al quale è riesplosa la polemica nella maggioranz­a che regge il Comune di Adria. E il fatto che Barbujani abbia chiuso la porta in faccia ai consiglier­i «ribelli» Barnaba Busatto (Indipenden­te, ex Bobo Sindaco), Luca Azzano Cantarutti (Indipenden­za Noi Veneto), Daniele Ceccarello (Fd’I) sul richiesto «demansiona­mento» del vicesindac­o Federico Simoni non rasserena gli animi. I tre, affiancati dall’assessore all’Ambiente Giorgia Furlanetto (Fd’I, prima estromessa e poi richiamata in giunta proprio per contrasti con Barbujani sui rapporti con l’azienda di lavorazion­e rifiuti) sono tornati alla carica, contestand­o a Simoni (Fi) di aver affiancato Coimpo nei rapporti con la Provincia da cui dipendeva parte dell’iter autorizzat­orio delle attività.

Rapporti che sarebbero emersi anche da intercetta­zioni legate alle indagini della direzione distrettua­le antimafia (Dda) di Venezia sull’ipotesi di smaltiment­o illegale di rifiuti. Simoni, che non risulta indagato, contrattac­ca e accusa i «ribelli» di essere solo interessat­i alla sua «carega». «Se il problema – ipotizza fosse che ho agito fuori dalla legge e senza la fiducia del sindaco, la richiesta dovrebbe essere quella delle mie dimissioni, e non solo della revoca dell’incarico di vicesindac­o».

Ma Barbujani e Simoni non paiono i soli a essere determinat­i a tirare dritto. «Come unico faro – replica Cantarutti – abbiamo l’interesse della città. Abbiamo rifiutato, io per primo, qualsiasi incarico e ci stiamo battendo per la trasparenz­a. Abbiamo chiesto che la vicenda Coimpo sia discussa dal consiglio davanti ai cittadini di Ca’ Emo. E siamo determinat­i a far sì che questo avvenga».

Insomma, si annunciano giornate intense in vista del 16. I voti di Busatto, Cantarutti, Ceccarello, unendosi ai sei di minoranza, sarebbero sufficient­i a far saltare gli equilibri in un consesso di 17 eletti. Ibc, invita i «ribelli» a essere conseguent­i, presentand­o mozione di sfiducia verso Simoni. «Solo in questo modo – sostiene l’opposizion­e - la volontà espressa assumerà reale valenza politica».

Sul fronte giudiziari­o i versanti aperti su Coimpo sono attualment­e tre. A Rovigo, per omicidio colposo per i quattro operai morti sul lavoro il 22 settembre 2014 con otto imputati; a Firenze, con un’inchiesta sullo smaltiment­o illegale di tonnellate di rifiuti pericolosi in Toscana, arrivata lo scorso mese a chiusura indagini; a Venezia in Dda, sempre per smaltiment­o illegale di rifiuti, tra Adria e Pettorazza Grimani. In quest’ultimo ambito lo scorso mese sei persone, già ai vertici Coimpo, sono state raggiunte da misure cautelari, due in carcere e quattro ai domiciliar­i.

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L’azienda La sede della Coimpo ad Adria, finita al centro di due diverse inchieste giudiziari­e

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