Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Marzotto, contratto anti-molestie «Sensibilità»
Luca Vignaga, responsabile delle risorse umane alla Marzotto di Valdagno, si dice «sorpreso dall’interesse della stampa per l’argomento», poiché è uno dei tanti capitoli dell’accordo aziendale di secondo livello siglato, a novembre, con i sindacati. Ma il tema «molestie» all’interno di un contratto integrativo non è così scontato. Si legge: «Le parti intendono rimarcare la centralità della persona nel luogo di lavoro... Le relazioni all’interno dell’azienda devono essere sempre volte ad una logica paritaria, tese a premiare il merito di una persona». Si offre una definizione di molestia sessuale: «Ogni atto o comportamento — fisico, verbale, non verbale — a connotazione sessuale o fondato sul sesso che offenda la libertà, la dignità e l’inviolabilità della persona cui è rivolto in ambito lavorativo». La molestia è più grave se esercitata in certe circostanze, per esempio in vista dell’assunzione o di tirocini. «Una questione di sensibilità — continua Vignaga — che andava tradotta in atti formali».
Peraltro il capitolo riproduce precedenti accordi a livello nazionale e provinciale tra Confindustria e sindacati. Dice Federico Bidinost di Confindustria Vicenza: «L’inserimento di un capitolo specifico nell’integrativo non è privo di effetti, visto che è stato firmato dalle parti. Un atteggiamento che non integra un reato ma che è previsto dal capitolo come molestia, in quanto determina disagio, potrebbe comunque portare l’azienda a prendere una posizione contro chi lo ha posto in essere». Rileverebbe, cioè, da un punto di vista disciplinare. Va sottolineato che l’azienda non ha problemi di questo genere. «Non abbiamo mai avuto segnalazioni in tal senso — conferma Giuliano Ezzelini Storti di Filctem Cgil — tuttavia è positivo inserire il capitolo nell’integrativo, anche per sensibilizzare tutti sul tema». La pensa così anche Roberta Zolin di Femca Cisl: «In contesti in cui lavorano soprattutto donne è bene scrivere certe cose nero su bianco». Insomma, prevenire è meglio di curare. Per il resto l’accordo si occupa di formazione del personale (anche prevedendo la collaborazione di istituti tecnici) e di conciliazione di vita e lavoro (con nuove opportunità in fatto di parttime, smart working, e gestione delle ferie). Infine è stato incrementato il premio di risultato per il triennio 2017-2019.