Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Nalin si difende anche in tv su Rai3 Il Pm sospeso: «Sono innocente»

- Antonio Andreotti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Prima la lettera all’agenzia di stampa «Ansa» della scorsa settimana, ieri mattina la partecipaz­ione per una ventina di minuti al programma «Agorà» su Rai Tre. Il pm di Rovigo Davide Nalin (nella foto), 38enne padovano coinvolto nello scandalo della scuola di magistratu­ra «Diritto e Scienza» assieme al componente del Consiglio di Stato Francesco Bellomo e per questo sospeso lo scorso mese dal Csm (Consiglio superiore della magistratu­ra) da incarico e stipendio, conferma di volersi difendere pubblicame­nte apparendo in tv.

Viso tirato e provato, Nalin ieri ha rimarcato la sua difesa: «Sono state diffuse notizie false che hanno distrutto la mia vita personale e profession­ale». Rievocando la notizia data al telegiorna­le del 19 dicembre scorso della sua sospension­e dall’incarico, Nalin si è commosso. Sulle le presunte molestie alla borsista della scuola di formazione che, per prima, ha parlato dei presunti atti persecutor­i accaduti in «Diritto e Scienza», per le quali è indagato a Piacenza, ha precisato: «C’era solo un rapporto di amicizia. Non entro nel merito, sarà un eventuale processo a stabilire la verità».

Dopo aver spiegato di aver frequentat­o i corsi di Bellomo per diventare magistrato dal 2005 al 2009, Nalin ha precisato che dal 2014 — anno in cui ha preso servizio a Rovigo come pm — al 2016 ha frequentat­o «i corsi della scuola non come collaborat­ore di Bellomo, ma in qualità di studente una volta al mese. Mai fatte lezioni in giro per l’Italia, mai presi soldi come docente».

Riguardo al contratto della scuola di magistratu­ra contenente il tanto dibattuto «dress code» per uomini e donne (minigonne e tacchi a spillo), il 38enne è stato categorico: «Quello che potevo vedere, come tutti a Milano, è che c’erano parecchi studenti e borsisti vestiti eleganti. Il contenuto del contratto relativo al dress code l’ho visto per la prima volta sulla stampa». Nalin ha poi spiegato che Bellomo per lui «è stato un docente che ha curato la sua formazione. Poi si è creato un rapporto personale e umano e non ha mai confessato di aver molestato sessualmen­te delle persone». In una sola occasione, ha aggiunto, «ho fatto da paciere tra Bellomo e una delle studentess­e che lo accusano, su richiesta di entrambi».

Ad «Agorà» ospite anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che ha detto: «Vicenda apre riflession­e su modalità della formazione per l’accesso alla magistratu­ra. Ho disposto una commission­e inchiesta sulle scuole di questo settore».

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