Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Enel a Porto Tolle Scaroni, Tatò e Conti assolti dalla Cassazione
Cala definitivamente il sipario sul processo agli ex vertici di Enel per l’accusa di pericolo di disastro ambientale causato dalle emissioni della centrale termoelettrica di Porto Tolle sul Delta del Po. È infatti diventata definitiva l’assoluzione degli ex amministratori Franco Tatò, Paolo Scaroni e Fulvio Conti come stabilito dalla prima sezione penale della Cassazione che ha dichiarato inammissibile il ricorso del procuratore generale di Venezia. Anche il sostituto procuratore generale della Cassazione Roberto Aniello aveva chiesto l’inammissibilità del ricorso, sottolineando che in ogni caso questo non avrebbe avuto effetti ai fini civili.
Il 18 gennaio dello scorso anno la Corte d’Appello lagunare aveva assolto i vertici Enel «perché il fatto non sussiste» e revocato i risarcimenti alle parti che erano stati decisi in primo grado a Rovigo nel marzo 2014, quando Tatò e Scaroni erano stati condannati a tre anni, mentre Conti era stato assolto perché il fatto non costituisce reato. «È una stra-vittoria commenta l’avvocato Enrico De Castiglione, legale di Scaroni - perché siamo sempre stati convinti dell’innocenza del nostro assistito, ed ora anche la Cassazione lo riconosce».
Per l’ex pm rodigino Manuela Fasolato, ora procuratore capo a Mantova, undici anni (1998-2009) di attività ad olio della centrale Enel avevano provocato la nascita di patologie respiratorie nei minorenni residenti in un raggio di 25 chilometri dall’impianto termoelettrico. «In particolare – aveva sostenuto la Procura rodigina nel processo di primo grado dal 1998 al 2002 è stato calcolato nella misura dell’11 per cento l’aumento di tutti i ricoveri la percentuale legata alle patologie respiratorie». Nel commentare la sentenza del marzo 2014, i difensori degli imputati a Rovigo avevano sostenuto che «nessun disastro sanitario e ambientale è stato riconosciuto dal tribunale di Rovigo».
La centrale termoelettrica Enel di Porto Tolle è entrata in funzione nel gennaio del 1984. Esattamente 25 anni dopo, nel gennaio 2009, è arrivato lo spegnimento. Attualmente occupa una trentina di addetti che si stanno occupando solo di manutenzione.