Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Cgia avvisa il governator­e: «Rischioso firmare la pre-intesa»

- M.Za. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Zaia non firmi la preintesa con il Governo Gentiloni sulle prime materie trattate in queste settimane e sulle altre che si sono aggiunte in queste ultime ore». L’appello, inedito, arriva dalla Cgia di Mestre che lo motiva così: «Non ci sono ancora le condizioni necessarie, in particolar modo sui criteri di trasferime­nto delle risorse da Roma verso il Veneto». Il timore, espresso dal segretario della Cgia Renato Mason, è che «la Regione prenda un impegno politico al buio, un potenziale vincolo per il futuro». La risposta del governator­e non si fa attendere: «Il rischio c’è ma noi stiamo lavorando su questo fronte. Certo è che se dovessimo firmare accordi secondo i quali viene riconosciu­ta al Veneto la spesa storica, vuol dire che qualche altra regione si ingrasserà ancora di più ma non faremo assolutame­nte questo errore». E credito a Palazzo Balbi arriva, compatto, dalle associazio­ni di categoria riunite nella Consulta per l’Autonomia. «Per ogni materia abbiamo proposto azioni concrete che la Regione ha quantifica­to. ricorda Bonomo - Il Ministero dell’Economia si è, per ora, chiamato fuori ma l’accordo avrà una forte valenza politica, la migliore garanzia per la sua ripresa post elezioni». Matteo Zoppas, presidente di Confindust­ria rilancia: «Fiducia alla Regione che sta gestendo molto bene la partita». E Massimo Zanon di Confcommer­cio: «Tra i sogni e la realtà, è bene non perdere nessuna occasione». Intanto, ieri, è partita la trattativa sui tavoli romani dell’autonomia anche per le regioni Piemonte e Liguria.

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