Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Capitale della cultura 2021, parte la candidatura
Ieri tavolo in Comune. Sguotti: «A maggio presenteremo il dossier a Roma»
Inizia la lunga marcia per la candidatura di Rovigo a capitale italiana della cultura per il 2021 con l’obiettivo di portare a Palazzo Nodari, insieme al riconoscimento, circa un milione di euro. Una somma che, svincolata dal patto di stabilità, servirà a dare corpo al programma. A definirlo sarà il tavolo progettuale che, ieri mattina, si è messo ufficialmente all’opera coinvolgendo Accademia dei Concordi, Camera di commercio, Conservatorio, Consorzio universitario e Curia.
«Entro febbraio – spiega l’assessore comunale alla Cultura, Alessandra Sguotti – proporremo le linee guida alla Fondazione Cariparo, partner per il percorso che ci porterà a depositare la candidatura a maggio e a presentare a settembre il dossier al ministero dei Beni culturali». Sguotti intende affidare il coordinamento del gruppo di lavoro (che si riunirà nuovamente il 20 gennaio) a Enrica Crivellaro, rappresentante dell’associazione Tumbo e delegata alla comunicazione, alla quale si affiancheranno diverse competenze, a partire da quella di Edoardo Gaffeo, l’economista dell’università di Trento che, per primo, lanciò l’ipotesi di Rovigo capitale. Nella squadra chiamati anche l’ex direttrice di Legambiente Giorgia Businaro (oggi consigliere comunale Pd) e l’organizzatrice della rassegna Rovigoracconta Sara Bacchiega, oltre a esperti di turismo, scrittori e architetti.
«Corriamo per vincere – premette Sguotti – ma anche se non ce la dovessimo fare, abbiamo costruito una squadra di grande profilo tecnico per delineare un piano per la cultura che resterà patrimonio della città, per valorizzare eccellenze consolidate come Accademia, Palazzo Roverella o Teatro Sociale, o per promuovere nuove iniziative».