Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Appello social «Bandiere in tutte le case»

- Mauro Della Valle

Afine giornata, grazie al passaparol­a e ai social, è diventato assordante l’appello; «Appendete sciarpe e bandiere fuori da finestre e balconi». Un segno di attaccamen­to ai colori nel momento più difficile.

Così hanno fatto alcuni assessori e consiglier­i che si sono recati al lavoro in municipio con al collo la sciarpa del Vicenza. Nel tardo pomeriggio il sindaco Achille Variati, appresa la richiesta di fallimento presentata dalla Procura della Repubblica al Tribunale, pur definendo questo «Un momento vergognoso», si è detto fiducioso che a seguito di questo atto, «Si possano mantenere nome e titoli sportivi, potendo continuare il campionato». «Non posso pensare – ha concluso - che l’imprendito­ria vicentina volti le spalle a una storia calcistica che rappresent­a un elemento di identità del territorio. Questo è il momento di non mollare per il nostro Lane».

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Consiglio Comunale, Federico Formisano, peraltro direttore del sito www.calciovice­ntino: «Grazie all’intervento della Procura - ci ha detto - fin dai primi giorni della prossima settimana la situazione potrebbe evolversi positivame­nte e in tempi rapidi». «50 anni fa i tifosi avrebbero assaltato la sede», ci confessa Pierluigi Balbo, già presidente dell’Aim e componente del Centro di coordiname­nto Club Biancoross­i durante la presidenza di Giovanni Zambotto: «Questo è un dramma sportivo, sociale e umano perché dietro ai tifosi ci sono le fidanzate, le mogli, i figli, intere famiglie che vivono assieme la passione sportiva. Dopo la vera tragedia, quella del crollo della Banca Popolare, questa vicenda ci dimostra che ancora una volta la responsabi­lità ricade su alcuni imprendito­ri vicentini che hanno venduto le loro quote a chi poi si è accollato l’onere di fare il lavoro sporco. Penso che come proprietar­io dello stadio anche il Comune avrebbe potuto muoversi per tempo». «Chi come me in gioventù ha seguito dalla Curva Sud i successi e gli entusiasmi del Vicenza del presidente Pieraldo Dalle Carbonare - ci dice sconsolata la quarantenn­e Elisa Feltre non può che sentirsi svuotata a vedere quanto è successo. Nei giorni scorsi mi è giunto un messaggio da Marcelo Otero che si è detto molto triste e incredulo per quanto sta accadendo e così è per molti altri ex giocatori». «Dopotutto, domani è un altro giorno», diceva Rossella O’Hara nel film Via col Vento. Toccato il fondo, la sensazione dei tifosi vicentini è che, prima o poi, il Vicenza tornerà a risalire.

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