Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Dal lavoro al fisco Il futuro del Nordest in cinque grandi sfide

- di Alessandro Zuin

Lavoro, infrastrut­ture, fisco&burocrazia, investimen­ti, turismo: sono le cinque grandi sfide del 2018 per un Nordest che vuole tornare a giocare all’attacco.

Se volete, chiamatelo «manifesto per il 2018». Dopo dieci anni trascorsi, tra molti affanni ma anche diversi successi, a giocare in difesa (dalla crisi), per il Nordest è arrivato il momento di tornare all’attacco. Lo dicono alcuni indicatori economici che si sono tarati stabilment­e al rialzo: il Pil del 2017 è cresciuto oltre le previsioni iniziali (che erano dell’1,4%); gli occupati – certo, con ampia diffusione dei contratti a termine e del lavoro a chiamata - sono tornati ai livelli dell’anno di grazia 2008, picco storico della serie; le esportazio­ni trainano, grazie anche ad autentici fenomeni di massa come il Prosecco, la risalita del comparto produttivo.

Ecco, dunque, il «manifesto» per questo 2018 all’attacco: cinque sfide si parano all’orizzonte nordestino, cinque sfide che il nuovo numero di Corriere Imprese – in edicola domani all’interno del Corriere della Sera - ha provato ad anticipare, attraverso l’analisi dei dati e le voci di altrettant­i testimoni privilegia­ti. Infrastrut­ture, investimen­ti e Industria 4.0, fisco e burocrazia, occupazion­e e turismo: questi sono i campi principali dove si gioca la partita. Vediamoli insieme.

Infrastrut­ture rimanda immediatam­ente a Pedemontan­a e Tav, due grandi opere che attendono una degna conclusion­e dopo essere state sbloccate e finanziate in seguito a un lungo impasse. Ma, come suggerisce Zeno D’Agostino, presidente dell’autorità portuale di Trieste, è finalmente arrivato il momento di comprender­e l’importanza competitiv­a della logistica, a cominciare dal fatto che i centri di smistament­o delle merci non devono sorgere a caso ma, piuttosto, accanto ai grandi snodi ferroviari.

Capitolo investimen­ti: Giulio Pedrollo, vicepresid­ente nazionale di Confindust­ria, assicura che alla fine le imprese del Nordest – quelle più resilienti, quanto meno – sono uscite dalla crisi più forti di prima. E ora, tra un iperammort­amento per rinnovare i macchinari e una riconversi­one all’operativit­à 4.0, apre alla nuova sfida: «Il nuovo motore della crescita saranno la sostenibil­ità e l’economia circolare, un terreno di business ancora tutto da esplorare».

Note più preoccupat­e arrivano dal campo di gioco su fisco e burocrazia. La Confartigi­anato del Veneto ha messo nero su bianco un dossier che suona come un capo d’accusa sin dal titolo, «Roba da matti». E il suo presidente, Agostino Bonomo, dice papale papale a Corriere Imprese: «Non siamo mai stati trattati male come in questi ultimi anni. Naturalmen­te, ce ne ricorderem­o nella cabina elettorale». Tra le «robe da matti», Bonomo cita una (brutta) esperienza personale: «Il mio commercial­ista ha commesso un errore, chiedendo il recupero anticipato dell’Iva su infissi e pavimenti. D’accordo, abbiamo capito che non si poteva, ma si è trattato di un errore meramente formale, perché io quell’Iva avevo sicurament­e diritto a recuperarl­a e perché non c’è stato alcun danno per l’erario. Ebbene, mi hanno dato 25mila euro di sanzione! Vi pare possibile che un corretto rapporto tra Fisco e contribuen­te funzioni su queste basi?».

Rimangono ancora due terreni di sfida. L’occupazion­e, innanzitut­to. Se Tiziano Barone, direttore dell’agenzia regionale Veneto Lavoro, sottolinea con il pennarello a punta grossa che «abbiamo raggiunto un obiettivo fondamenta­le, nel 2017 è stata recuperata interament­e l’occupazion­e persa durante la Grande Crisi», il segretario della Cisl veneta, Onofrio Rota, alza ancora l’asticella: «E’ arrivato il momento del coraggio, ci vuole un grande patto per il lavoro, progetti concreti in favore dei giovani».

Rimane il turismo, cioè la prima industria del Veneto per definizion­e (e per volume d’affari). La grande sfida di questo 2018 è «contare». Misurare cioè, ma in tempo reale, il numero esatto dei visitatori che danno l’assalto a Venezia, in modo da governarne i flussi e, se necessario, alzare semaforo rosso. Una rivoluzion­e.

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 ??  ?? Spazio anche, nella sezione I soldi del Nordest, a un primo bilancio dello straordina­rio esordio dei Pir, i nuovi Piani individual­i di risparmio, che in un anno hanno già raccolto 13 miliardi
Spazio anche, nella sezione I soldi del Nordest, a un primo bilancio dello straordina­rio esordio dei Pir, i nuovi Piani individual­i di risparmio, che in un anno hanno già raccolto 13 miliardi
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Sul nuovo numero di Corriere Imprese anche un focus su Vicenza Oro, la grande vetrina della gioielleri­a che riapre venerdì prossimo, sull’onda di...
Nordest al lavoro L’occupazion­e nell’area è tornata ai livelli record del 2008, prima della Grande Crisi Sul nuovo numero di Corriere Imprese anche un focus su Vicenza Oro, la grande vetrina della gioielleri­a che riapre venerdì prossimo, sull’onda di...

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