Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Rugby, confermata la rottura Zambelli insiste: «Mi dimetto»

Rimane la frattura con il Comune sui danni alla palestra del «Battaglini» L’assessore Paulon: ho scritto al patron di ripensarci, presto nuovo impianto

- Natascia Celeghin

«Chi pensa che questo delle dimissioni sia un gioco si sbaglia di grosso. Non torno più sui miei passi». Sempre più risoluto Francesco Zambelli a lasciare la presidenza della Femi-Cz Rugby Rovigo Delta, nonostante il Comune di Rovigo provi a tendere la mano per smorzare gli animi. Lo scorso venerdì pomeriggio l’annuncio delle dimissioni (confermate ieri) che Zambelli formalizze­rà domani. Poi il passaggio in Cda (consiglio di amministra­zione) convocato per martedì sera.

A provocare l’ira del patron rossoblù i contrasti sorti con l’amministra­zione comunale e le accuse mosse dall’assessore comunale allo Sport, Luigi Paulon. Paulon ha accusato la società della Femi-Cz Rugby Rovigo Delta di «aver usato impropriam­ente e quindi distrutto la palestra in cui si allenano».

Situazione creatasi dopo che la società di viale Alfieri aveva segnalato agli uffici municipali la situazione in cui versa la vecchia palestra. Struttura che presenta un pavimento sollevato e pieno di buche a rischio infortuni per gli atleti. Condizioni fatiscenti in cui i Bersaglier­i si sono allenati sino a oggi, in attesa della consegna della nuova palestra per la quale il Comune è in notevole ritardo.

Di qui l’ira di Zambelli che non vuole essere accusato di danneggiam­enti mai compiuti, secondo lui offensivi dell’operato in questi anni fatto dalla sua società per il bene della squadra e della città. In sella da otto anni ai vertici della società di viale Alfieri (e da molti di più come sponsor con l’azienda di famiglia Femi-Cz), Francesco Zambelli ha contributo economicam­ente ad apportare numerose migliorie agli impianti comunali dello stadio «Mario Battaglini». Impianto che però da anni è aperto con deroghe rilasciate dal Comune poiché manca l’agibilità definitiva.

A difendere il presidente e tutta la squadra vice campione d’Italia anche il direttore sportivo rossoblù Stefano Bettarello. «Purtroppo credo che stavolta le dimissioni di Zambelli siano definitive, anche se il mio auspicio è che resti. Ma la vedo dura» spiega Bettarello. Il numero uno della Femi-Cz aveva presentato le sue dimissioni già l’agosto scorso.

Alla base tre motivazion­i cruciali: i rapporti incrinati con il Comune di Rovigo, con la Monti Rugby Rovigo Junior e con la Fir (Federazion­e italiana rugby). Le dimissioni erano state però poi rigettate dal Cda e Zambelli le aveva «congelate» fino a nuovi sviluppi.

«Comprendo che la burocrazia è un mostro e può tenere l’amministra­zione comunale con le mani legate, ma far passare la Rugby Rovigo Delta per una squadra che non rispetta gli ambienti dove vive e lavora sono affermazio­ni pesanti» precisa Bettarello.

Ora il Rovigo entra nella fase viva del campionato d’Eccellenza e «spero sarà in grado di reagire con forza a queste situazioni negative» conclude il diesse rossoblù.

Dall’altra parte l’amministra­zione di Palazzo Nodari prova a far pace con viale Alfieri. «Ho mandato un messaggio in cui invito Zambelli a ripensarci — dice l’assessore Paulon. Per me la questione palestra è un incidente chiuso. Spero che Zambelli voglia aspettare la chiusura dei lavori che porteranno all’agibilità definitiva del Battaglini. È stato un percorso difficile, ma voglio concluderl­o con lui. Lo stesso pensa il sindaco Bergamin».

 ??  ?? C’eravamo tanto amati Il sindaco Massimo Bergamin (a sinistra) appoggia il tentativo di ricucire con il patron del Femi-Cz, Francesco Zambelli (a destra)
C’eravamo tanto amati Il sindaco Massimo Bergamin (a sinistra) appoggia il tentativo di ricucire con il patron del Femi-Cz, Francesco Zambelli (a destra)

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