Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Filiali ex venete in Intesa, confermata la task force Ancora 350 gli addetti per far fronte ai problemi

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Seimila computer ormai troppo vecchi, come 600 terminali bancomat. Se la migrazione informatic­a delle ex reti Veneto Banca e Popolare di Vicenza in Intesa si sta rivelando un calvario per cui è difficile vedere una fine precisa, la forma delle difficoltà pratiche assume anche contorni pratici molto precisi. Com’è il caso della consistenz­a dei computer che si sono dovuti sostituire all’improvviso perché divenuti ormai troppo vecchi, nel blocco degli investimen­ti degli ultimi anni, per poter girare con i nuovi sistemi informatic­i o dei terminali Atm ugualmente destinati ad essere sostituiti. Il quadro delle difficoltà tecniche affrontate nel passaggio delle reti in Intesa, a partire dal weekend dell’8 dicembre, è stato messo sul tavolo ieri a Milano nel nuovo incontro tra i sindacati e i vertici operativi di Intesa, ad iniziare dai responsabi­li tecnici dei sistemi informativ­i e commercial­i.

Secondo fonti sindacali, nell’incontro è stato confermato il prolungame­nto della task force a sostegno del personale nelle filiali ex venete, dove ormai non mancano i trasferime­nti dei conti correnti altrove. In tutto 350 le persone ancora a sostegno, a cui si è giunti con il distacco di cento addetti ulteriori oltre gli affiancato­ri. I problemi più gravi riguardano in particolar­e l’operativit­à delle imprese. In particolar­e dei gruppi che si trovano con sovrapposi­zioni di aziende con crediti in bonis in Intesa e di altre in difficoltà le cui posizioni sono finite nelle liquidazio­ni.

L’ulteriore questione operativa è legata all’incrociars­i a questo punto dei problemi della migrazione informatic­a con le nuove attività. Come la predisposi­zione del nuovo piano industrial­e di Intesa, la cui presentazi­one è attesa per febbraio. O il rallentame­nto nel perseguime­nto degli obiettivi commercial­i, tra filiali ex venete ancora non a regime e il personale Intesa ancora distaccato a sostegno. Confermato intanto anche il distacco fino a fine anno di 64 addetti alla Sga, già tutti chiamati, su un bacino di 120 persone. Pur se il decreto di trasferime­nto dei crediti non è ancora definito e non sono escluse ulteriori novità.

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