Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Dalla Basilica Palladiana al Catajo, i monumenti tra conservazi­one e profitto «virtuoso»

- R.P.

Evento privato fino a 150 persone: 3.500 euro più Iva dal lunedì al giovedì, 5 mila più Iva nel finesettim­ana. È il tariffario del Comune di Vicenza, per la terrazza panoramica della rinata (dopo il restauro) Basilica Palladiana. Per le meno nobili ma più capienti logge (fino a 300 ospiti), si spendono 3 mila euro nei giorni feriali, 4 mila nel weekend e nei festivi (Iva esclusa). Così facendo, il municipio di Achille Variati assicura conservazi­one e apertura gratuita, almeno ai vicentini, di un luogo «che non vogliamo considerar­e un museo ma un’estensione delle piazze», Jacopo Bulgarini d’Elci, assessore alla Cultura, dixit. I Magazzini del sale, gli spazi della Fondazione Cini affittati da Pinault per la festa inaugurale della mostra a palazzo Grassi di Damien Hirst, i party sulla terrazza del museo Guggenheim... Alcuni esempi, tante domande, che accendono una luce sullo sfondo della polemica nata attorno alla gestione del Pedrocchi. Cosa si può (e si deve) fare e non fare nei luoghi d’arte e di storia? Come conservarl­i, garantirne l’apertura (e l’ancoraggio al presente) in un Paese che ha più arte che sassi ma conti in perenne sprofondo rosso? Giusto chiedere ai privati? E poi? Come guidarli? Che regole, quali limiti?

Karole Vail, del Guggenheim di Venezia: «In quanto direttrice di un museo che ospita, fuori dall’orario di apertura al pubblico, eventi privati quale forma di sostegno al mantenimen­to del museo stesso, non sono contraria all’organizzaz­ione di eventi all’interno di luoghi storici. Certo è che devono essere gestiti con tutte le attenzioni possibili e nel totale rispetto delle misure di sicurezza, per tutelare al massimo le opere d’arte e i beni storici. Preservare e conservare in primis». Postilla della direttrice: «Credo sia molto importante scegliere gli eventi giusti e più adeguati al luogo in cui si intende ospitarli». In questo, Vail riassume anche la posizione di Emilio Quintè: alla Fondazione Cini solo eventi legati alle finalità dell’istituto, restaurare e far rivivere nel segno

della cultura l’isola di San Giorgio Maggiore, dice il responsabi­le di comunicazi­one e marketing.

Est modus in rebus, per ogni cosa il giusto modo. Pensa così anche Marco Goldin, patron di Linea d’ombra, colosso nell’organizzaz­ione di mostre d’arte: «Ci sono luoghi in cui si possono fare alcune cose e luoghi in cui non fare altre. Nel caso del Pedrocchi, penso che certe cose si possano fare perché previste dalla convenzion­e. Non penso che dei profession­isti possano fare altrimenti». Tornando al generale, rapporto luoghi/eventi ma anche pubblico/privato, Goldin ha una ricetta semplice: «Sono per un equilibrio senza rigidità e per le regole. Penso che il caso di Padova si possa risolvere discutendo, immagino questo».

Altro critico d’arte, Philippe Daverio, fra l’altro assessore alla Cultura di Milano negli anni ‘90, sindaco il leghista Marco Formentini: «Trent’anni fa feci fare una serata con cubiste nella sala delle cariatidi a Palazzo Reale. I gestori dei locali mi denunciaro­no, dissero, perché rubavo loro i clienti. Sono favorevole a usare i luoghi storici per eventi atipici, purché sia fatto sotto controllo. Poi, però, chiedere tutela alle Sovrintend­enze è come andar di notte...». Tradotto: rigidità e impreparaz­ione. «L’unico strumento da usare è il buon senso, ma in Italia sembra sia uno strumento del diavolo». Sergio Cervellin, l’uomo dei prodotti Vileda, ha comperato e restaurato il Castello del Catajo, nel Padovano: «Ti rispondo da imprendito­re. Il Pedrocchi è un locale, non un museo. Con cosa pensano di tenerlo in piedi, coi caffè e i biglietti turistici?».

Goldin Sono per un equilibrio senza rigidità e seguendo le regole

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La facciata del locale storico padovano
Un riceviment­o sull’isola di San Giorgio
Il Castello del Catajo
Una mostra in Basilica Palladiana organizzat­a da Marco Goldin 5
La festa di Capodanno al Caffè Pedrocchi La facciata del locale storico padovano Un riceviment­o sull’isola di San Giorgio Il Castello del Catajo Una mostra in Basilica Palladiana organizzat­a da Marco Goldin 5
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