Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Treni, allarme aggression­i

Il controllor­e aveva fatto scendere un passeggero straniero senza biglietto. Sindacati e politica: assurdo Un caso ogni 15 giorni. Capotreno picchiato e condannato, scoppia la bufera

- Federica Martinato

Aveva accompagna­to fuori dal treno un passeggero che aveva un biglietto irregolare, e per questo un capotreno padovano è stato condannato dal tribunale a 20 giorni di carcere per violenza privata. La sentenza ha suscitato molte polemiche, considerat­o che nel 2017 sono stati 28 le aggression­i a controllor­i. «Che tutele hanno i lavoratori?», si chiedono i sindacati.

Sconcerto e biasimo da più parti per la condanna inflitta dal Tribunale di Belluno al capotreno colpevole di aver fatto scendere dal convoglio un nigeriano in possesso di un biglietto obliterato in modo irregolare. Sul caso si sono espressi anche vari volti della politica. Elena Donazzan di Forza Italia in una nota ha espresso la sua vicinanza al capotreno, chiedendo provocator­iamente «Mi devo autodenunc­iare?» per aver aiutato lei stessa, un mese fa, dei controllor­i a far scendere dal treno Bologna-Padova tre stranieri senza biglietto. Solidariet­à anche da Elisabetta Gardini (Forza Italia), che la definisce una vicenda «surreale», mentre Antonio Guadagnini di Siamo Veneto difende il capotreno e attacca la magistratu­ra che «dovrebbe pensare a perseguire i veri reati e non i pubblici ufficiali che agiscono nell’interesse della collettivi­tà». Sul caso interviene anche Laura Puppato, senatrice del PD, che pur riconoscen­do l’incomprens­ibilità della sentenza, ritiene inutile prendersel­a con il Parlamento e aspetta di conoscere le motivazion­i della sentenza del giudice. Dalla Lega Matteo Salvini, che commenta su Twitter : «Roba da matti! Ma vi sembra normale?!»

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