Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Treni, allarme aggressioni
Il controllore aveva fatto scendere un passeggero straniero senza biglietto. Sindacati e politica: assurdo Un caso ogni 15 giorni. Capotreno picchiato e condannato, scoppia la bufera
Aveva accompagnato fuori dal treno un passeggero che aveva un biglietto irregolare, e per questo un capotreno padovano è stato condannato dal tribunale a 20 giorni di carcere per violenza privata. La sentenza ha suscitato molte polemiche, considerato che nel 2017 sono stati 28 le aggressioni a controllori. «Che tutele hanno i lavoratori?», si chiedono i sindacati.
Sconcerto e biasimo da più parti per la condanna inflitta dal Tribunale di Belluno al capotreno colpevole di aver fatto scendere dal convoglio un nigeriano in possesso di un biglietto obliterato in modo irregolare. Sul caso si sono espressi anche vari volti della politica. Elena Donazzan di Forza Italia in una nota ha espresso la sua vicinanza al capotreno, chiedendo provocatoriamente «Mi devo autodenunciare?» per aver aiutato lei stessa, un mese fa, dei controllori a far scendere dal treno Bologna-Padova tre stranieri senza biglietto. Solidarietà anche da Elisabetta Gardini (Forza Italia), che la definisce una vicenda «surreale», mentre Antonio Guadagnini di Siamo Veneto difende il capotreno e attacca la magistratura che «dovrebbe pensare a perseguire i veri reati e non i pubblici ufficiali che agiscono nell’interesse della collettività». Sul caso interviene anche Laura Puppato, senatrice del PD, che pur riconoscendo l’incomprensibilità della sentenza, ritiene inutile prendersela con il Parlamento e aspetta di conoscere le motivazioni della sentenza del giudice. Dalla Lega Matteo Salvini, che commenta su Twitter : «Roba da matti! Ma vi sembra normale?!»