Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Adesso esce allo scoperto l’accusatrice del Pm Nalin: mi chiese di spiare sui social
Fari nuovamente puntati a «Matrix» sul Pm di Rovigo Davide Nalin, il 38enne padovano sospeso dall’incarico e dallo stipendio lo scorso 18 dicembre dalla sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura (Csm). L’altra sera nella trasmissione di Canale 5 è stata ospitata Carla Pernice, 31enne messinese che era stata estromessa dalla scuola di formazione per magistrati «Diritto e scienza» diretta da Francesco Bellomo, l’ex Consigliere di Stato destituito lo scorso 12 gennaio.
La giovane ha raccontato del suo rapporto con Nalin alla scuola, spiegando dell’amicizia che era nata col 38enne il quale all’epoca stava seguendo un corso per diventare giudice al Tar (Tribunale amministrativo regionale). «Nalin era il coordinatore delle borsiste» ha affermato la Pernice alludendo ai rapporti del magistrato con Bellomo nella scuola. In una telefonata registrata e diffusa in trasmissione, Nalin invitava la 31enne messinese a controllare l’attività su Facebook di un’altra ragazza che aveva abbandonato il corso in maniera polemica.
Nella telefonata tra Nalin e la Pernice, il Pm anche parla di «incarico vero e proprio» e chiede alla 31enne messinese di fare da «agente infiltrato» per poi riferire se sulla bacheca Facebook della ex corsista ci sono «foto o attività». Quando Pernice chiede a Nalin se non ci sono altri amici ai quali rivolgere questa richiesta, l’ex pm le risponde: «Sei l’unica che sa bene la storia e la tua riammissione alla scuola è condizionata a questo tuo ruolo». Una registrazione che contrasta con quanto finora sostenuto da Nalin, che ha sempre respinto ogni addebito dicendosi pronto a chiarire tutto.