Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Mafia cinese dei trasporti, un arresto in città
Indagine della Dda di Firenze, 33 in carcere. Una piovra sui trasporti dall’oriente
La mafia cinese ha ramificazioni anche a Padova. Un presunto esponente della malavita organizzata è stato arrestato ieri dalla squadra mobile guidata da Mauro Carisdeo. In carcere è finito Zhoux Xiag Min, 42enne residente in via Bonazza all’Arcella, che di fatto dimora con la famiglia a Saonara in piazza Aldo Moro. Il blitz si inserisce nella mega inchiesta dello Sco di Firenze e della squadra mobile di Prato, che ha portato all’arresto ieri di 33 cittadini cinesi (54 gli indagati), tutti appartenenti a un’organizzazione mafiosa che agiva in Itaparte lia e in vari Paesi europei.
L’indagine ha portato alla luce il monopolio in tutto il continente del traffico di merci provenienti dalla Cina, che ha generato una guerra tra esponenti della malavita orientale per l’egemonia nella logistica, imposta con il metodo mafioso. Le custodie cautelari sono scattate anche in Francia e in Spagna. Il gruppo avrebbe conquistato il monopolio dei traffici su strada grazie a un clima di terrore, con ricatti, estorsioni e aggressioni all’interno della comunità cinese.
L’arrestato padovano fa
Regolare Il fermato ha gestito in passato un negozio al China Ingross
dell’associazione che fa capo a EuroAnda srl, ditta di trasporti con sede a Roma e che avrebbe gestito tutte le attività criminali. Secondo l’accusa, Xiag Min sarebbe stato il responsabile per la città dell’organizzazione, anche se la Mobile non ha trovato alcuna sede dell’organizzazione. L’uomo nei mesi scorsi ha partecipato a una spedizione punitiva a Milano e si sarebbe reso responsabile del pestaggio di un connazionale che aveva obiettato sui metodi dell’organizzazione. Al momento dell’arresto era in possesso di un machete. Con sé il 42enne aveva anche diversi cellulari, un tablet e un pc portatile oltre a una grande quantità di denaro: 16mila euro e altri 8mila yuan cinesi, per circa 2 mila euro.
Min vive a Padova da anni, con regolare permesso di soggiorno. Prima di dedicarsi all’autotrasporto ha gestito un punto vendita all’interno del Centro Ingrosso Cina di Corso Stati Uniti. A Saonara vive con moglie e figlia, al momento dell’arresto non ha opposto resistenza ed è stato portato nel carcere di via Due Palazzi.