Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Fucilate contro il ristorante Ca’ Sana Forse un cacciatore che odia i vegani
Gli spari domenica sera mentre i clienti cenavano, panico generale ma nessun ferito
Tre colpi di fucile sparati PADOVA contro la facciata del ristorante mentre i clienti si apprestavano a gustarsi una cena vegana.
L’episodio è accaduto domenica sera al Ca’ Sana di Brusegana e ha lasciato sbigottiti i proprietari e gli appassionati che frequentano il locale. Resta da capire ora se a impugnare l’arma sia stato un qualche cacciatore con velleità di colpire uno dei simboli del veganesimo o se dietro agli spari vi sia un qualcosa legato alla filosofia (ambientalista) del Ca’ Sana. Nel ristorante oltre a degustare piatti vegetariani, i gestori stanno portando avanti la politica del biologico, con prodotti che la terra restituisce dal Parco Isonzo. Il ristorante è anche uno dei punti di ritrovo di Coalizione Civica che attraverso serate culturali, concerti e altri eventi l’ha reso di fatto il «suo» locale. Proprio in via Santi Fabiano e Sebastiano lo scorso febbraio più di 800 persone avevano espresso il voto per le primarie: quella volta a contendersi la poltrona di candidato sindaco erano stati Umberto Curi, Floriana Rizzetto e Arturo Lorenzoni, col professore universitario che l’aveva spuntata.
Tornando alla cronaca odierna, l’altra sera, attorno alle 20 si sono sentiti tre colpi di fucile. Dopo un primo momento di smarrimento, i gestori sono usciti per capire cosa fosse successo, notando una macchina che scappava ad alta velocità e il muro del locale crivellato dai pallini. In pratica qualcuno ha sparato con un fucile da caccia da dentro al giardino.
Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri per i rilievi: ritrovati i bossoli sono iniziate le indagini. La pista che porta a un’intimidazione a scopo di estorsione è stata subito esclusa. Restano invece aperte quelle che si orientano a qualche cacciatore inviperito o a qualche persona che non gradisce la politica del locale. Ieri sulla pagina Facebook del Ca’ Sana i clienti sono stati messi a conoscenza di quanto accaduto: «Speravamo di iniziare la settimana con altro tipo di notizie; ieri sera (domenica, ndr) Ca’ Sana è stata oggetto di un gesto che ci lascia preoccupati e sbigottiti: qualcuno è entrato nel giardino e ha sparato tre colpi di fucile contro i muri della facciata del nostro locale. Fortunatamente non ci sono state conseguenze per nessuno. Abbiamo passato la notte in caserma per denunciare quanto accaduto alle forze dell’ordine. Continuiamo sereni a svolgere il nostro lavoro». Il proprietario Matteo Sandon ha poi spiegato: «Chi era dentro al locale ha sentito i tre colpi. E’ qualcuno che ha sparato con precisione, dimostrando di saper utilizzare l’arma. Noi non abbiamo mai avuto problemi coi vicini, coi fornitori o coi dipendenti. La serata non è andata avanti, i clienti sono andati via. Questo è un gesto molto inusuale. Non abbiamo paura, ma siamo basiti. Facciamo cucina con prodotti biologici e vegetariani, tanti eventi e tocchiamo temi importanti come quello caldo della cementificazione delle aree verdi. Stiamo provando a fare agricoltura biologica urbana al Parco Isonzo, forse a qualcuno interessano quei terreni e stiamo dando fastidio». E se il consigliere regionale Piero Ruzzante di Liberi e Uguali attacca il governo regionale a trazione leghista («dov’è la tanto sbandierata sicurezza di Zaia?»), Nicola Rampazzo, capogruppo di Coalizione Civica in Comune ha subito espresso solidarietà a Sandon: «Nei prossimi giorni vogliamo dare un segnale forte di vicinanza. Non credo sia un atto intimidatorio. Resta però la gravità del gesto, mi auguro che tutta la città si stringa attorno a Ca’ Sana».
Il titolare Forse diamo fastidio con le nostre riunioni contro il cemento
Rampazzo
Nei prossimi giorni vogliamo dare un segnale di solidarietà
Ruzzante
Fatto grave. Dov’è adesso la tanto sbandierata sicurezza di Zaia