Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Secessioni», chiusura a 42 mila visitatori La seconda mostra più visitata della città
Bilancio dell’esposizione a Palazzo Roverella: il 30% degli arrivi da fuori regione
Ben 42 mila in totale i ROVIGO visitatori dell’affascinante esposizione dedicata alle «Secessioni» di Monaco, Vienna, Praga e Roma. La mostra, inaugurata a Palazzo Roverella il 23 settembre scorso, si è conclusa domenica scorsa con grande successo e con persone in fila fin dal mattino per non perdersi l’ultima occasione di ammirare dal vivo le opere degli artisti delle quattro Secessioni per la prima volta riunite in un’unica rassegna.
Al di là della grande affluenza, elevato anche l’interesse che l’esposizione curata da Francesco Parisi si è conquistata nell’ambito degli specialisti e della critica.
Raggiungendo la soglia dei 42mila visitatori, «Secessioni Europee» si pone al secondo posto nel podio delle mostre più visitate nella storia recente di Palazzo Roverella. Al primo posto «Ossessione Nordica» che dal 2014 detiene il record con oltre 54.000 visitatori. Al terzo posto «I Nabis, Gauguin e la pittura italiana d’avanguardia» che, lo scorso anno, chiuse con 37.000 visitatori e a seguire, nelle esposizioni di anni più recenti, «Il Demone della modernità» del 2015 a quota 26.000 visitatori.
Molti i visitatori venuti da fuori Veneto, più del 30 per cento, a conferma della percezione di questa mostra come di evento imperdibile. Ma anche il Polesine ha fatto la sua parte, a conferma che la città e il territorio hanno realmente scoperto le mostre al Roverella. La durata media della visita alla mostra è stata di più di un’ora, con l’ausilio, da parte di quasi la totalità dei visitatori singoli, delle audio-guide messe a disposizione gratuitamente.
A prevalere, tra i visitatori, sono stati i singoli ovvero le persone che hanno scelto di visitare la mostra da soli o in piccoli gruppi.
Questo tipo di target rappresenta più del 90 per cento del totale.
La Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo che ha contribuito ampiamente alla realizzazione della mostra ha voluto precisare anche come le opere dell’esposizione di Palazzo Roncale (di fronte a Palazzo Roverella, Ndr) godano di buona salute.
«Le opere della Pinacoteca esposte a Palazzo Roncale prima di essere rese visibili al pubblico sono state accuratamente ispezionate per verificarne lo stato conservativo» precisa la Fondazione Cariparo in una nota dopo che, tra i commenti anonimi lasciati da alcuni visitatori della pinacoteca, sono state scritte critiche negative per lo stato di cattiva conservazione delle tavole.
«A dicembre si è verificata un’anomalia nell’impianto di riscaldamento prontamente risolta e che in ogni caso non ha determinato nessun danneggiamento alle opere in questione, periodicamente controllate da uno storico dell’arte e da una restauratrice accreditata presso la Soprintendenza» l’ulteriore precisazione della Fondazione.