Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Crisi di maggioranz­a ad Adria Barbujani: decido entro 48 ore

Il sindaco ipotizza un rimpasto parziale o totale oppure le dimissioni

- Nicola Chiarini

«Le prossime 48 ore sono ADRIA determinan­ti». Massimo Barbujani, si da un paio di giorni per decidere se allontanar­e dalla giunta il proprio vice Federico Simoni (Forza Italia), come preteso da opposizion­e e dissidenti della maggioranz­a di centrodest­ra, che gli contestano scarsa chiarezza nei rapporti con «Coimpo», l’azienda di Ca’ Emo su cui sono aperti tre filoni d’inchiesta di cui uno per omicidio colposo a Rovigo per i quattro operai morti sul lavoro il 22 settembre 2014 e due per smaltiment­o illecito di rifiuti, rispettiva­mente in Procura a Firenze e in Dda a Venezia.

«Bisogna vedere se, spostando un elemento, regge il castello» dice il sindaco di Adria a un bivio: «Il rimpasto, complessiv­o o parziale oppure le dimissioni».

Il fronte «anti-Simoni» ha, in potenza, i numeri per mandare a casa Barbujani con Barnaba Busatto (Indipenden­te, ex Bobo Sindaco), Luca Azzano Cantarutti (Indipenden­za Noi Veneto), Daniele Ceccarello (Fd’I), Marco Santarato (Lista Frazioni) che, uniti ai sei consiglier­i di opposizion­e (Pd, Ibc, M5S), sarebbero maggioranz­a su 17 eletti.

A complicare la posizione politica di Simoni, che non risulta indagato, un’intercetta­zione citata in consiglio comunale da Cantarutti, secondo cui il vicesindac­o avrebbe parlato di un tecnico comunale «da addomestic­are» in relazione a «Coimpo».

Con loro Giorgia Furlanetto (Fd’I), l’assessore all’Ambiente che ha dichiarato la propria incompatib­ilità politica con Simoni in aula, durante uno scambio acceso con Barbujani che, già nei mesi scorsi, l’aveva cacciata, salvo richiamarl­a in giunta dopo un accordo di «pace». «Mentre la città, il comitato di Cà Emo, i consiglier­i comunali chiedono venga sollevato il vicesindac­o Simoni, in consiglio Bobo chiede a me le dimissioni» sbotta Furlanetto su Facebook.

Sergio Berlato, coordinato­re veneto di Fd’I, sempre sul social network, solidarizz­a e commenta: «Se il sindaco chiede le tue dimissioni, cara Giorgia, vuol dire che ha deciso di suicidarsi, politicame­nte parlando. Per quanto il sindaco possa essere legato al vicesindac­o, non credo che sia così stupido da decidere di sacrificar­e l’intera amministra­zione comunale per una impuntatur­a difficilme­nte spiegabile ai cittadini di Adria. Sono sicuro che riusciremo a trovare un’adeguata soluzione per il bene della città».

E i carabinier­i forestali, con una relazione trasmessa ai Comuni potenzialm­ente interessat­i, disegnano un quadro preoccupan­te per lo sversament­o irregolare in ampi terreni dei fanghi dallo stabilimen­to di trattament­o rifiuti. Per questo i sindaci di Adria, Pettorazza, Ceregnano, Gavello, Villadose, San Martino di Venezze, Papozze si sono dati appuntamen­to l’1 febbraio.

 ??  ?? In stand by «Bobo» prende tempo
In stand by «Bobo» prende tempo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy