Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il mito Raffaello Sessanta opere in mostra a Bergamo
A BERGAMO UNA MOSTRA SUGLI «ECHI» DEL MAESTRO URBINATE
Mazzocca, nel comitato scientifico - , artista adorato dai potenti e fortunato in amore, piace moltissimo». E se per il neoclassico Mengs Raffaello era l’esempio stilistico da seguire, autori come Sogni, Gandolfi, Schiavoni e Mussini immortalano nelle loro tele il rapporto amoroso tra Raffaello e la cortigiana. L’eco di Sanzio varca la soglia del Novecento e della contemporaneità. L’ultimo capitolo della rassegna si snoda tra l’ironia delle posizioni avanguardistiche e le rivisitazioni sotto forma di rimandi o tributi. Da de Chirico a Picasso - dalla Pinacoteca di Brera, Milano, La Loge - , da Spalletti a Ontani, ma anche Christo, Beecroft, Galliani e Francesco Vezzoli, che in Selfportrait as a self portrait (After Raffaello Sanzio) sovrappone il proprio volto a quello di Raffaello del celebre autoritratto degli Uffizi. hanno affrontato sia lo stesso tema iconografico - con esempi del Perugino (dall’Ermitage di San Pietroburgo), Pietro de Saliba, Giovanni Antonio Boltraffio - sia il genere del ritratto sullo sfondo di paesaggio, come il fiamminga Memling e il suo meditativo Ritratto
d’uomo (Gallerie dell’Accademia, Venezia). Nella sala splende il masterpiece di Raffaello Ritratto di Elisabetta Gonzaga (Uffizi di Firenze), effigiata nella sua eleganza discreta. È invece l’iconica Fornarina (da Palazzo Barberini, Roma) a risvegliare il modello del genio urbinate nel primo Ottocento. Quella giovane donna dal lieve sorriso e con le chiome nascoste dal turbante diventa l’emblema romantico. «Il personaggio Raffaello - spiega Fernando anno della prima commissione, e il 1504, data della partenza per Firenze - è nella sezione che riunisce 10 capolavori autografi del «giovane magister»: dall’intensa Madonna
Diotallevi della Staatliche Museen-Gemäldegalerie di Berlino alla Croce astile dipinta del Poldi Pezzoli di Milano, dal
San Michele (che riecheggia Bosch) dal Louvre di Parigi a quel Ritratto di giovane, dal Palais des Beaux-Arts di Lille, che ci guarda con un pizzico di divertimento. Fino alla réunion dei vari elementi della
Pala Colonna (Met di New
York) e della Pala del beato Nicola da Tolentino. Nel focus che esplora le origini del San Sebastiano della Carrara, l’opera di Sanzio è posta in dialogo con quelle di autori che