Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Barriere in piazza Gasparotto Giordani: meglio altri metodi
Al sindaco non è piaciuta l’iniziativa dei residenti
Le barriere anti-seduta installate in piazzetta Gasparotto per allontanare i pusher non gli sono piaciute molto. Così, ieri, il sindaco Sergio Giordani è intervenuto per dire che «la sicurezza passa anche dalla presenza dei cittadini», oltre che da forme di deterrenza più o meno creative.
«La scelta di installare dei dissuasori di seduta nasce da alcuni privati e noi la rispettiamo, ma ribadiamo la nostra visione sulla sicurezza. Il presidio delle forze dell’ordine è un elemento indispensabile: per questo abbiamo aumentato la presenza degli agenti della polizia locale sul territorio e in particolare sul comparto che va dai Giardini delle rotonda alla prima Arcella. Per rigenerare davvero un’area come quella di piazzetta Gasparotto serve però anche una presenza vitale, fatta di attività culturali e ricreative».
In piazzetta Gasparotto però le presenze non mancano: ci sono il circolo Nadir, il coworking Co+ e l’orto urbano GasparOrto, che con le loro iniziative hanno cercato di cambiare volto alla zona. «Queste realtà sono esempi positivi e siamo pronti a sostenere le attività che portano elementi di fattiva lotta al degrado», conclude Giordani a cui fa eco il vicesindaco Arturo Lorenzoni: «L’arredo urbano può contribuire a rendere più vivibili i luoghi che devono essere più accoglienti. Una città aperta, accessibile, inclusiva è una città più gradevole e soprattutto più sicura».