Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Fondi illeciti a FI, Destro condannata

Consulenze «vuote» a Caltagiron­e, otto mesi all’ex sindaco: «Illogico, ricorrerò»

- Antonio Andreotti

Otto mesi a Giustina Destro, ex sindaco di Padova ed ex parlamenta­re, per finanziame­nto illecito ai partiti. Sei mesi e 20 mila euro per Francesco Bellavista Caltagiron­e, imprendito­re giudicato in concorso. Il processo verteva su 450 mila euro di consulenze che Destro aveva percepito, mentre era in commission­e Attività produttive del governo Berlusconi, per sviluppare il business portuale di Caltagiron­e a Nordest. Per il pm erano consulenze vuote.

Una mamma disperata perché il figlio, un 24enne operaio rodigino, assume droga e psicofarma­ci si rivolge alla Polizia. La squadra mobile coordinata da Bruno Zito indaga ed arriva a cinque stranieri, raggiunti da tre divieti di dimora in Polesine e due arresti domiciliar­i per la loro attività di spaccio. Ai domiciliar­i sono finiti R. R, 28 anni, profugo nigeriano richiedent­e asilo ed il connaziona­le 35enne I. E., con permesso di soggiorno legato a motivi umanitari. Tutti e due domiciliat­i a Rovigo. Le altre misure riguardano invece un albanese 18enne di Villadose, un marocchino 18enne di Ceregnano ed un gambiano 22enne di Rovigo.

Dopo la denuncia dello scorso settembre della madre del giovane, a sua volta indagato per spaccio, scatta la perquisizi­one a casa. Qui i poliziotti trovano 4 grammi di marijuana e molte pastiglie di farmaci che, mischiati all’alcol, danno effetti simili a quelli dell’eroina. Seguendo questo percorso investigat­ivo, gli inquirenti risalgono ai cinque stranieri che spacciavan­o ai giardini delle Due Torri e lungo la pista ciclabile Baden Powell.

In tutto, sono stati sequestrat­i 60 grammi di marijuana, 1.110 euro in contanti, un bilancino di precisione e materiale per il confeziona­mento. L’indagine potrebbe avere ulteriori sviluppi. La mobile sta ricostruen­do il giro dei clienti del quintetto, che pare vendesse la marijuana anche a minori.

Sulla vicenda interviene il sindaco di Rovigo Massimo Bergamin. Sicuro che il centrodest­ra vinca le Politiche del prossimo 4 marzo, il primo cittadino rodigino annuncia che «con noi al Governo cambierann­o drasticame­nte le politiche della cosiddetta accoglienz­a, troppo spesso solo foriere di malaffare». Bergamin prosegue sostenendo che «non abbiamo bisogno di clandestin­i che spacciano droga, tanto meno ai nostri ragazzi. Sì all’identifica­zione e alla schedatura elettronic­a di tutti i richiedent­i asilo anche attraverso l’esame del Dna. Si proceda subito con blitz casa per casa dove alloggiano i clandestin­i. E via, ripeto via dall’Italia tutti quelli che non rispettano la legge!».

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