Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Tram, Lorenzoni fa centro a Roma «Ho l’ok dei tecnici alla terza linea»
Il vicesindaco al ministero dei Trasporti: vincoli sul mezzo a rotaia, elasticità sui tracciati
L’unico «paletto», per certi versi scontato, è quello relativo all’adozione di un mezzo «a guida vincolata». Quindi, presumibilmente, su rotaia. Per il resto, i tecnici del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno mostrato «una buona flessibilità» in merito sia al veicolo da utilizzare che al percorso da seguire. E’ stato quindi «un incontro positivo» quello del vicesindaco con delega alla Mobilità Arturo Lorenzoni (foto a sinistra) che ieri mattina a Roma, accompagnato da Giuseppe Farina e Riccardo Bentsik (rispettivamente presidente e amministratore delegato di Aps Holding), ha approfondito la questione della nuova linea di tram Stazione-Voltabarozzo con due importanti dirigenti del dicastero di piazzale di Porta Pia, ovvero Virginio Di Giambattista ed Elena Molinaro.
La chiacchierata, durata un paio d’ore, è inoltre stata «proficua» anche a proposito della tratta Chiesanuova-Ponte di Brenta: «I tecnici hanno già dato il loro parere favorevole – ha annunciato Lorenzoni al termine dell’incontro – e trasmesso tutta la documentazione al ministro Graziano Delrio». E ciò significa che, per il momento a livello teorico, il governo potrebbe a breve decidere di sostenere economicamente pure la terza linea, per la quale il Comune ha chiesto un contributo di almeno 100 milioni di euro.
Andiamo però con ordine. E concentriamoci sul tragitto Stazione-Voltabarozzo che, con un decreto firmato dallo stesso Delrio il 22 dicembre scorso, ha già ricevuto un finanziamento statale di 56 milioni di euro. «Come sapete – ha ricordato il vicesindaco – da quando il decreto verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale (probabilmente dopodomani, ndr), avremo 90 giorni di tempo per inviare al ministero il cronoprogramma dei lavori e le integrazioni al progetto preliminare che abbiamo presentato a metà settembre scorso. Questo dunque significa che, nei prossimi tre mesi, dovremo valutare bene sia il tipo di mezzo da adottare che il tracciato sul quale farlo transitare».
In sostanza, dando retta alle parole del professore di Coalizione Civica, non è affatto scontato che il tram che correrà dalla Stazione a Voltabarozzo sarà lo stesso che, ormai da quasi undici anni, è in funzione sulla linea Pontevigodarzere-Guizza. E non è nemmeno detto che il percorso sarà identico a quello contenuto nel progetto preliminare, che prevede il discusso passaggio lungo la pista ciclopedonale che collega l’incrocio tra via Sografi e via Forcellini con l’argine del Bacchiglione (l’unica alternativa, altrettanto contestata, è quella di attraversare via Facciolati). «Ci siamo affidati alla Net Engineering Spa di Monselice proprio per analizzare i pro e i contro delle diverse soluzioni – ha evidenziato Lorenzoni – e poi scegliere quella migliore».
Intanto, come accennato sopra, sembra aprirsi più di qualche spiraglio anche in merito alla tratta Chiesanuova-Ponte di Brenta: «I dirigenti hanno già dato il loro via libera – ha ripetuto il vicesindaco – E quindi adesso è tutto nelle mani del ministro Delrio, che potrebbe addirittura sbloccare il finanziamento prima delle elezioni politiche del 4 marzo prossimo. I tempi tecnici ci sarebbero tutti». Chissà.