Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
È derby, il Padova prepara l’assalto
Biancoscudati in un Menti quasi sold-out. Bisoli: «I match più belli, è l’essenza del calcio»
Eccolo, il derby tanto atteso. Dopo oltre un mese di pausa il Padova si rituffa in clima campionato: non gioca da fine dicembre, quando strappò un punto al 93’ a Fano sul campo dell’ultima in classifica con un rigore di Alessandro Capello.
Oggi al Menti nell’aria c’è profumo di derby contro un Vicenza in grandissima difficoltà ma determinato a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Lo stadio si riempirà come ai bei tempi, con quota diecimila abbondantemente sfondata già ieri sera alle 19 e oltre undicimila spettatori attesi per una partita da non perdere. Il Vicenza è con l’acqua alla gola, con un esercizio provvisorio ancora da consolidare dopo il fallimento della società certificato nei giorni scorsi dal tribunale berico ma è vivo e vegeto sul campo, con un colpo di coda della squadra che ha espugnato Teramo e che stasera tenterà il bis contro la capolista. L’accoglienza per l’ex Pierpaolo Bisoli, inoltre, non sarà certamente delle migliori, considerate le polemiche per una sua dichiarazione poi corretta dopo l’1-1 di Fano. L’allenatore è tornato ieri sulla vicenda ma le polemiche non si sono spente e, anzi, sono aumentate. «Sarà una partita bella e gratificante da poter giocare — spiega Bisoli — ci saranno tanti nostri tifosi, cercheremo di renderli orgogliosi in un clima infuocato e sono contento che sia così, questo è l’essenza del calcio. Molti hanno cercato di stravolgere le mie parole, ho la coscienza a posto e non ho mai detto che sarei stato contento se il Vicenza fosse fallito. Ho detto che sarebbe stato diverso preparare la partita in un senso o nell’altro, ma si è voluto forzare e mettermi contro la gente di Vicenza. Era successo anche quando ero tornato a Perugia e questo mi dispiace molto».
Ma l’allenatore biancoscudato avrà ben altri problemi da affrontare, come ad esempio le condizioni non perfette di tanti dei suoi. Guidone quasi certamente partirà dalla panchina, Gliozzi potrebbe essere titolare al suo esordio assoluto in maglia biancoscudata. Per Vincenzo Sarno, invece, panchina e uno spezzone di gara valutabile attorno ai venti minuti, a seconda delle esigenze. «Guidone ha fatto solo un allenamento in settimana — evidenzia Bisoli — Marcandella è fermo, Gliozzi ha una brutta distorsione e non è al 100%, Serena lo perderemo per parecchio tempo. Sarno bisognerà aspettarlo, ha massimo 15-20 minuti sulle gambe e bisogna gestirlo. Io non guardo in faccia a nessuno, se Piovanello in allenamento dimostrerà più di Capello giocherà lui». Una provocazione, ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo e alla lettura delle formazioni non sono da escludere colpi di teatro. Capitolo biglietti. Nonostante l’aumento della capienza del settore ospiti fino a quota 1800, il dato ufficiale diffuso ieri sera dal Vicenza parla di 1473 tifosi biancoscudati oggi al Menti. Un dato buono ma non esaltante, pur sottolineando le difficoltà della prevendita partita in ritardo e andata avanti a singhiozzo. La domanda che circolava ieri al quartier generale di viale Rocco era più o meno la seguente: se non adesso che la squadra è prima in classifica e sostenuta da un lavoro tecnico e societario che sembra poter portare lontano, allora quando?
In campo Out Serena, Guidone dalla panchina: Gliozzi subito dentro e Sarno può giocare 20 minuti