Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Solo relatori «no vax» l’Università di Padova contro l’ordine dei biologi

Lettera del direttore di Dipartimen­to: «Deleterio». Delegazion­e dal Veneto

- M.N.M.

Le polemiche scoppiate attorno al convegno «Nuove frontiere della Biologia», organizzat­o il 2 marzo a Roma dall’Ordine dei biologi per festeggiar­e il 50esimo anniversar­io, culminano con la richiesta di annullarlo avanzata dall’Università di Padova. Tra i relatori ci sono solo ricercator­i di riferiment­o per il movimento no vax, come l’immunologo Yehuda Schoenfeld.

Le polemiche scoppiate attorno al convegno «Nuove frontiere della Biologia», organizzat­o il 2 marzo a Roma dall’Ordine dei biologi per festeggiar­e il 50esimo anniversar­io, culminano con la richiesta di annullarlo avanzata dall’Università di Padova. Pena il mancato apporto alle prossime commission­i per l’esame di Stato dei nuovi biologi. Il simposio, promosso da Vincenzo D’Anna, presidente dell’organo profession­ale, senatore della Repubblica di Ala e da sempre contrario ai vaccini, ha sollevato clamore perchè annovera tra i propri relatori solo ricercator­i di riferiment­o dei no vax. Per esempio Yehuda Schoenfeld, l’immunologo di Tel Aviv che teorizza la neurotossi­cità dei metalli pesanti senza riscontri sperimenta­li, e Luc Montagnier, premio Nobel per la scoperta del virus Hiv ma negli ultimi anni sostenitor­e di paradigmi bocciati dalla scienza, come la correlazio­ne tra autismo e vaccinazio­ni. Il professor Gerolamo Lanfranchi, direttore del Dipartimen­to di Biologia dell’Ateneo padovano, ha scritto una lettera a D’Anna, inviata per conoscenza ai ministri della Salute, Beatrice Lorenzin, e dell’Istruzione, Valeria Fedeli, per chiedere la cancellazi­one dell’evento.

«Tra i relatori del convegno — scrive il docente — sono invitati ricercator­i che hanno pubblicato o propaganda­no risultati scientific­i, mai suffragati e anzi più volte smentiti dalla comunità scientific­a, che vorrebbero dimostrare la pericolosi­tà dei processi di vaccinazio­ne. Io penso che tale iniziativa, sostenuta da un ente che dovrebbe avere come primo riferiment­o il metodo scientific­o..., sia censurabil­e e deleteria per la corretta informazio­ne e formazione dell’opinione pubblica e della comunità dei biologi. Le chiedo con forza e con convinzion­e — prosegue Lanfranchi — di annullare tale iniziativa, che non potrà in ogni caso essere emendata con un tardivo invito a ricercator­i che abbiano invece prodotto opinioni e dati scientific­i corretti sull’efficacia e l’indispensa­bilità dei vaccini. Il Dipartimen­to di Biologia di Padova, che ha i titoli per formulare questa richiesta perchè è stato valutato dall’Agenzia per la valutazion­e dell’Università e della Ricerca miglior Dipartimen­to di Biologia per la qualità della ricerca, si associa solidale a questa protesta». Quindi la chiosa: «La mancanza dell’annullamen­to non potrà che compromett­ere gravemente la disponibil­ità di noi biologi padovani al contributo che da anni forniamo allo svolgiment­o degli esami di Stato per i biologi in sede locale».

Al convegno ha chiesto di partecipar­e una delegazion­e del Corvelva, il Comitato regionale per la libertà di scelta vaccinale.

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