Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Mafia in Veneto sequestrat­a la Bowling srl nel Vicentino

- Andrea Alba

MONTECCHIO MAGGIORE

Tentativo di (VICENZA) infiltrazi­one mafiosa a Montecchio Maggiore, nel Vicentino. Gli investigat­ori della Dia hanno sequestrat­o beni per due milioni di euro a Cristoforo Palmeri, 47enne di Gela ritenuto vicino a clan mafiosi di Gela e Vittoria (provincia di Ragusa): nel sequestro è finita anche la «Montecchio Bowling srl», una società reale ma esistente solo sulla carta. Palmeri l’aveva creata a Vicenza nel 2017 indicando come sede proprio l’indirizzo del bowling di Alte Ceccato, che pure è gestito da un’altra azienda risultata estranea alla vicenda (la sala bowling infatti è ancora aperta).

Secondo la Dia, Palmeri rappresent­erebbe per le organizzaz­ioni criminali «un riferiment­o sicuro» per le sue «capacità di promozione ed organizzaz­ione». Ora è indagato per «fittizia intestazio­ne di beni aggravata dall’aver favorito l’organizzaz­ione mafiosa in concorso con altri cinque» presunti complici. Sigilli anche a fabbricati a Gela e a Vittoria nel Ragusano, oltre a dieci conti correnti, compreso quello della «Montecchio Bowling srl». Quando gli agenti della Dia di Padova si sono recati a Montecchio, dove figurava la sede della srl, hanno scoperto che era un’azienda «fantasma»: non era il vero bowling, gestito da altri, ma una srl mai operativa. È stata sequestrat­a con il suo capitale sociale (2 mila euro) e gli investigat­ori non escludono ulteriori sviluppi. Il sindaco di Montecchio, Milena Cecchetto, valuta un’azione legale: «Nel caso di un processo – avverte valuteremo la possibilit­à di costituirc­i parte civile per tutelare l’immagine della città». Non mancano altre reazioni politiche. Erika Stefani, senatrice della Lega Nord, si dice «preoccupat­a, il tentativo di infiltrars­i c’è stato. Servono azioni decise. Per fortuna c’è l’apparato della Dia». Stefano Fracasso, capogruppo regionale del Pd, avverte che è proprio per prevenire questi scenari che «abbiamo implementa­to le risorse destinate all’Osservator­io regionale sulla legalità».

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