Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Tesoretto da 100 milioni per opere pubbliche e tram «Sbloccati dal governo»
Giordani: «Roma ci ha concesso la deroga al Patto di stabilità»
Lorenzoni Si tratta di avanzi di bilancio che utilizzeremo anche per ristrutturare scuole e alloggi popolari
Un tesoretto di oltre 100 milioni di euro. Non capita tutti gli anni, specialmente in tempi di vacche magre anche per le amministrazioni pubbliche locali, di poter spendere una cifra del genere per piccole e grandi opere con cui ammodernare la città. Palazzo Moroni invece nel corso del 2018 potrà farlo grazie a 76 milioni di euro di contributi statali e, notizia di ieri, ad altri 25 milioni già in cassa come avanzo di bilancio, appositamente sbloccati dal ministero dell’Economia e delle Finanze in deroga al Patto di stabilità. Inoltre, al conto appena fatto, si potrebbero sommare i 150 milioni di euro di recente inseriti nel bilancio triennale della Regione per il doppio polo medico sanitario (il «vecchio» ospedale di via Giustiniani e il futuro policlinico universitario di Padova Est), raggiungendo una quota complessiva di oltre 250 milioni di euro destinati al capoluogo.
Ma andiamo con ordine. E partiamo dalla fine. Ovvero dai 25 milioni di euro festeggiati ieri dal sindaco Sergio Giordani e dal suo vice Arturo Lorenzoni. «Nel corso degli ultimi anni — hanno spiegato i due con a fianco l’architetto Domenico Lo Bosco, funzionario del settore Edilizia Pubblica in municipio — il nostro Comune ha accumulato un avanzo di bilancio che ammonta ad oltre 100 milioni di euro. La maggior parte di questi soldi, però, non può essere utilizzata, se non per ragioni di somma urgenza. Ma il governo, che ringraziamo, ci ha concesso un piccolo strappo al Patto di stabilità, permettendoci di adoperare 25 milioni di euro di quei 100 per finanziare interventi di manutenzione e di nuova costruzione già progettati e che, in assenza di tale deroga, si sa- rebbero potuti realizzare soltanto con il denaro eventualmente incassato dalle alienazioni immobiliari».
L’elenco delle opere che verranno «cantierate» nell’arco dei prossimi mesi è molto lungo. Solo per fare qualche esempio, poco meno di due milioni di euro serviranno per mettere a norma, rifacendo gli impianti elettrici e i servizi igienici, parecchie scuole cittadine, tra cui la Morante, la Rodari, la Tommaseo, la Carazzolo, la Deledda, la Mazzini, la Petrarca, la Giotto, la De Amicis, la Leopardi, la Vivaldi, la Tartini e la Todesco. Poi altri 750mila euro verranno impiegati per ristrutturare 36 alloggi popolari in via Rizzo, a Mortise; 650mila euro per trasferire i magazzini comunali nell’ex sala carni dell’ex Foro Boario di corso Australia; 600mila euro per rifare gli spogliatoi del Pontevigodarzere Calcio; 500mila euro per continuare il recupero del Castello Carrarese; 350mila euro per la demolizione/ricostruzione della gradinata est dello stadio Appiani; 350mila euro per la realizzazione di una passerella ciclopedonale sul canale San Gregorio, all’altezza del Parco Roncajette; 340mila euro per la riapertura al pubblico del ponte San Lorenzo, tra le Riviere e via San Francesco; 300mila euro per ampliare gli spazi espositivi dell’Oratorio di San Rocco e altri 300mila euro per rafforzare il Bastione Impossibile di via Raggio di Sole.
A questo punto va ricordato che per arrivare al tesoretto di 100 milioni di euro bisogna contare i 18 milioni di euro giunti dal cosiddetto bandoperiferie (la maggior parte dei quali verrà utilizzata per trasformare piazzale Boschetti nel Parco Tito Livio), i due milioni di euro attesi a breve per il restyling dello stadio Euganeo e, soprattutto, i 56 milioni di euro per la nuova linea del tram che coprirà il percorso che va dalla Stazione a Voltabarozzo.
E proprio in merito a quest’ultima opera, il tempo davvero stringe: entro il 27 aprile prossimo, infatti, il Comune dovrà recapitare al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sia il cronoprogramma dei lavori che, in particolare, il progetto definitivo. Nel quale bisognerà stabilire quindi se far passare il tram in via Facciolati oppure a lato del Parco Iris.