Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Tentò il suicidio sotto il treno «Ragazzi, chiedete aiuto»

La storia di Viktor, che ora fa prevenzion­e nelle scuole

- Silvia Moranduzzo

«Non volevo morire, il mio desiderio era di non soffrire più». A parlare è Viktor Staudt che nel 1999, a 30 anni, ha tentato il suicidio. Ha raccontato la sua storia agli studenti dell’Istituto superiore

Nel 2017 Si sono tolti la vita 594 giovani

Rolando di Piazzola sul Brenta ieri mattina, all’incontro di Telefono Amico per la prevenzion­e al suicidio. Evento parte di un progetto realizzato con i mille euro donati dagli amici di Angela Cavinato, trovata impiccata nel Veneziano a ottobre 2017.«Aspettavo il treno in stazione e mi sono sentito scivolare. Non stavo pensando di morire, mi sono abbandonat­o all’idea di non provare più dolore — spiega Viktor, che quel giorno ha perso le gambe —. Fin da bambino percepivo una sorta di nebbia tra me e gli altri, era come se vedessi il mondo in bianco e nero. Ogni giorno mi dicevo che l’indomani avrei visto il colore, così non ho mai chiesto aiuto. Non c’è nulla di male a farlo ma non lo capivo». Viktor soffriva di disturbo borderline di personalit­à, originato dalla depression­e, che lo faceva sentire inferiore agli altri. Non aveva amici perché soffriva di forti attacchi di ansia e temeva di averne uno in pubblico. Si vergognava e si isolava.

Nel 2017 si sono suicidati 594 ragazzi tra 15 e 34 anni. Da maggio è attivo il servizio di chat via What’s App utilizzato per il 69% dei casi da under 35 anni. Per parlare con un volontario di Telefono Amico basta chiamare l’199284284 o scrivere al 3450361628.

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