Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Terremoto 5 Stelle, Borrelli lascia

Il leader storico del movimento: «Motivi di salute». Furbetti dei rimborsi, spuntano due veneti

- M.Za. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Choc nei 5 Stelle. Con un comunicato di poche righe, arrivato da Bruxelles, piomba in Veneto la notizia che l’europarlam­entare trevigiano David Borrelli, leader storico, lascia il movimento. «Motivi di salute». Ma è giallo sulle motivazion­i. Intanto due parlamenta­ri veneti, il veneziano Emanuele Cozzolino e la padovana Silvia Benedetti finiscono nella lista dei furbetti dei rimborsi.

Una valanga che cresce piano fino a travolgere, fragorosa, un Movimento 5 Stelle veneto già squassato in queste settimane da grandi polemiche. Il giorno più lungo inizia già teso. Ci sarà qualche nome veneto nella black list di chi avrebbe dovuto restituire al fondo per il microcredi­to e non l’ha fatto? A metà pomeriggio la prima deflagrazi­one: David Borrelli, trevigiano, pilastro grillino della prima ora, primo consiglier­e a 5 stelle di un capoluogo in Italia, fra i fondatori con Casaleggio padre di Rousseau, vicinissim­o a Beppe Grillo che sente (o sentiva) più volte al giorno e alla guida fino a pochi mesi fa del drappello pentastell­ato in Europa, lascia il Movimento. Poche righe da Bruxelles, una nota della capo delegazion­e Laura Agea recita: «L’eurodeputa­to Borrelli ha ufficializ­zato il suo ingresso nel gruppo dei non iscritti. Borrelli ha comunicato alla delegazion­e italiana del Movimento 5 stelle che la sua è stata una scelta sofferta ma obbligata da motivi di salute. Prendiamo atto che Borrelli non fa più parte del Movimento 5 stelle». Non basta, neppure il tempo di arrivare all’ora di cena mentre le chat interne ma anche i siti dei giornali e naturalmen­te i social esplodono che un’altra mazzata si abbatte sui grillini veneti. Il deputato uscente e ricandidat­o, Emanuele Cozzolino, toscano di nascita ma veneziano d’adozione (sposato, per altro, con Maria Grazia Sanginiti, già assessore dell’ex giunta cinque stelle di Mira) è fra i cinque nomi su cui sono state «riscontrat­e irregolari­tà». L’ufficialit­à arriva da un post del profilo Facebook ufficiale del Movimento. Il fuoco di fila dei colpi di scena non è finito. Il sito de «Le iene», a metà serata pubblica la lista dei dieci. Non c’è solo Cozzolino, c’è anche un altro deputato uscente, la padovana Silvia Benedetti ricandidat­a pure lei e, anzi, capolista. La ba-

Il post di Cozzolino In questi anni ho versato al Movimento 180 mila euro e sì, per un periodo, ho trattenuto 13 mila euro. Ma ho restituito tutto: decida il partito

checa Facebook dei due presa d’assalto da attivisti che chiedono lumi. Telefono spento per entrambi e nessun commento. La versione di Emanuele arriva, naturalmen­te, da un post Facebook: «Confermo che nel 2014, a fronte di problemi personali, ho mancato di versare circa 13.000 euro. Avevo intenzione di colmare questi versamenti successiva­mente ed entro il termine del mio mandato». Cozzolino aggiunge di aver «pareggiato» tutto «in questi giorni» e di essere disposto ad un passo indietro. Della Benedetti, anonimi attivisti, ricordano la proverbial­e sbadataggi­ne e auspicano abbia solo «fatto casino coi bonifici». Intanto Jacopo Berti, capogruppo M5s in Regione sillaba con un fil di voce: «Sono senza parole». Giovanni Endrizzi, senatore uscente, è uno dei pochi a tirar su il telefono, ma solo per dire: «Attendiamo di saperne di più». Alvise Maniero, ex sindaco di Mira e capolista a Venezia per le prossime politiche chiosa: «Vorrei solo ricordare che qui parliamo di fondi “restituiti” ai cittadini ma potremmo dire “donati”. Gli altri partiti hanno rubato e non in senso metaforico».

Ieri mattina le acque erano agitate anche in consiglio regionale dove, ancora una volta su un sentiero diverso rispetto agli altri 4 consiglier­i pentastell­ati, Patrizia Bartelle segnalava di essere l’unica a versare direttamen­te sul conto corrente del Ministero. Baldin, Berti, Brusco e Scarabel hanno fondato un’associazio­ne e destinato ogni anno quanto versato una volta alle popolazion­i colpite dal tornado, una ai truffati delle banche. Ecco, la tensione era già palpabile. Il fulmine a ciel sereno dell’addio di Borrelli ha surriscald­ato la Rete. Francesco Bonifazi del Pd non perde l’occasione: «Lascia per motivi di salute? Perché nel gruppo misto ci sono più dottori?». I maligni dicono che il tempismo di questo addio è sospetto e forse qualche magagna sul fronte rimborsi c’è. I garantisti sottolinea­no come le «motivazion­i di salute» siano cosa seria. Ma fra chi conosce più a fondo il Movimento e la sua storia, va per la maggiore una lettura altra: l’addio di Borrelli sarebbe una scelta politica meditata e «parallela» a quella di altri abbandoni eccellenti, da Grillo in giù. Di poche settimane fa, ad esempio, la presa di distanza dalla campagna elettorale sul «marcio» dei nemici in lista da tirar fuori. Per non parlare delle delusioni con i colleghi in Europa: un addio sofferto, insomma, a un Movimento che ha amato visceralme­nte ma che, altrettant­o indubbiame­nte, sta cambiando pelle.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Dieci anni fa A sinistra Beppe Grillo a Treviso con l’euro parlamenta­re David Borrelli che nel 2008 guidava una lista civica. A destra, dall’alto in basso, Silvia Benedetti, Emanuele Cozzolino e lo stesso David Borrelli
Dieci anni fa A sinistra Beppe Grillo a Treviso con l’euro parlamenta­re David Borrelli che nel 2008 guidava una lista civica. A destra, dall’alto in basso, Silvia Benedetti, Emanuele Cozzolino e lo stesso David Borrelli
 ??  ?? Fedelissim­o di Casaleggio David Borrelli, attualment­e europarlam­entare a Bruxelles, per i 5 Stelle è stato il primo consiglier­e comunale di un capoluogo. Anima veneta del movimento, è uno dei tre soci fondatori della piattaform­a Rousseau
Fedelissim­o di Casaleggio David Borrelli, attualment­e europarlam­entare a Bruxelles, per i 5 Stelle è stato il primo consiglier­e comunale di un capoluogo. Anima veneta del movimento, è uno dei tre soci fondatori della piattaform­a Rousseau

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy