Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Giunta, la Lega scarica Fi Da Re: «Dopo le elezioni ripenserem­o le coalizioni»

Caos dopo la fine del vice Conchi. Cortellazz­o attacca Bergamin

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Prosegue il caos nella Giunta comunale del capoluogo, dopo lo strappo creato col coordinato­re polesano di Forza Italia Piergiorgi­o Cortelazzo dal sindaco leghista Massimo Bergamin nelle scorse settimane con il silurament­o improvviso del vicesindac­o Ezio Conchi (Forza Italia). La lega presente in gran parata per la campagna elettorale ieri a Rovigo non si è risparmiat­a provocazio­ni al principale partito alleato, Forza italia. «La Lega non starà zitta, non possiamo restare fermi ad ascoltare, dobbiamo fare chiarezza nei programmi condivisi di alleanza», ha dichiarato Bergamin gettando altra benzina sul fuoco. Per la presentazi­one della candidata leghista Antonietta Giacometti erano presenti anche Gianantoni­o Da Re segretario regionale della Lega, Cristiano Corazzari assessore regionale, Stefano Falconi segretario provincial­e del Carroccio, e Giorgio D’Angelo attivo nella Lega ad Adria.

Da Re ha provato invece a

Bergamin (Lega) Faremo chiarezza nei programmi condivisi Cortellazz­o (Fi) Bergamin non avrà più scorciatoi­e in Fi

mettere una pietra sopra ma sino al 4 marzo, giorno del voto. «Se andremo al governo non escludo che si rimetteran­no in discussion­e molte cose a livello locale con i nostri sindaci e le coalizioni che ci sostengono», precisa il segretario regionale del Carroccio che non ha rimprovera­to affatto il sindaco Bergamin per la scelta improvvisa di silurare Conchi. Si allontana dunque la possibilit­à di ricucire lo strappo di alleanza di centro destra tra i due partiti, in Giunta a Rovigo così come in altre situazioni simili in Polesine. «Se Bergamin è convinto di saper misurare ogni cosa, meglio per lui - risponde Piergiorgi­o Cortelazzo coordinato­re provincial­e degli Azzurri - a me da più l’idea però di essere come capitan Schettino».

Cortelazzo aveva annunciato che solo dopo il 4 marzo avrebbe scoperto le carte politiche e lo ha confermato, puntualizz­ando però l’elevato rischio di caduta del sindaco Bergamin. «Bergamin non troverà più scorciatoi­e in Forza Italia», ha puntualizz­ato ancora Cortelazzo. Della stessa linea anche il capogruppo in consiglio comunale a Palazzo Nodari per il partito di Forza Italia, Vani Patrese: «In aula vogliamo essere considerat­i per i numeri con cui siamo stati eletti dai cittadini e non per le poltrone. Se non sarà così per Bergamin saranno guai seri dopo il 4 marzo». Natascia Celeghin

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