Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Botox contraffat­to, un indagato in città

Sostanze per il «ritocchino» false e nocive: controlli dei Nas di Ferenze anche a Padov

- Andrea Pistore

Il botox, botulino per spianare le rughe, era distribuit­o in tutta Italia. Era però contraffat­to e, in alcuni casi, il prodotto si è rivelato tossico. A cadere nella truffa, individuat­a dai Nas di Firenze, anche alcuni medici del Padovano, ignari del traffico illecito. Nove persone in quattro regione sono finite nella rete dei carabinier­i. Anche a Padova un indagato: sessant’anni, è socio di una ditta che commercial­izza prevalente­mente cosmetici.

Il botox contraffat­to per spianare le rughe era distribuit­o in tutta Italia. A cadere nella truffa anche alcuni medici del capoluogo euganeo, ignari del traffico illecito di farmaci. Ai dottori, in alcuni casi, venivano venduti prodotti tossici e altamente pericolosi per la salute dei pazienti.

I Nas di Firenze, dopo una lunga indagine chiamata «False Botox», hanno indagato e denunciato nove persone per i reati di concorso in ricettazio­ne, commercio di sostanze tossiche e pericolose per la salute pubblica, illecita importazio­ne nello Stato e distribuzi­one all’ingrosso. Sul registro degli indagati è finito anche un padovano di 60 anni, residente in città, che avrebbe commercial­izzato a privati farmaci destinati all’uso ospedalier­o, in alcuni casi importati irregolarm­ente.

L’attività coordinata dalla procura di Firenze ha avuto inizio nel gennaio del 2016 dopo una segnalazio­ne dell’Agenzia italiana del farmaco su una presunta contraffaz­ione di prodotti a base di tossina botulinica. I farmaci contraffat­ti sono stati immessi nel mercato al di fuori del normale circuito farmaceuti­co e di distribuzi­one. Il gruppo di nove persone ha creato nel tempo una sorta di canale alternativ­o, dove il botox veniva introdotto illegalmen­te, per lo più provenient­e dal mercato turco.

Le indagini sono partite dopo che era stato individuat­o un commercian­te, che, in pochi mesi, aveva distribuit­o circa 900 flaconi di farmaci contraffat­ti nel capoluogo toscano. Le successive indagini hanno permesso di scoprire che la rete di distribuzi­one si era diffusa in tutta Italia: tra le province toccate anche quelle di Lucca, Napoli, Bologna e, appunto, Padova. Nelle perquisizi­oni disposte a marzo di un anno fa sono state sequestrat­e altre 400 confezioni di prodotti farmaceuti­ci contraffat­ti di provenienz­a estera, oltre a flaconi privi di etichetta contenenti sostanze anonime con marchi di aziende farmaceuti­che che non le avevano prodotte. Le analisi di laboratori­o, svolte all’Istituto superiore di sanità di Roma, hanno poi confermato la contraffaz­ione dei farmaci, evidenzian­do nei flaconi anche la presenza di sostanze tossiche e pericolose. Al padovano indagato sarebbero stati contestati l’illecita importazio­ne nello Stato e la distribuzi­one all’ingrosso di medicinali ad uso ospedalier­o. Lavora come rappresent­ate e commercian­te di prodotti medicinali, socio di una ditta che, in prevalenza, tratta prodotti cosmetici. Ora dovrà chiarire la propria posizione.

Pizzicato Nel mirino il socio sessanten ne di una ditta di cosmetici

 ??  ?? L’uso estetico Ill botulino è una tossina che, se iniettata sotto pelle, irrigidisc­e i muscoli e nervi facciali, provocando un effetto spianante sulla cute, con effetto anti età.
L’uso estetico Ill botulino è una tossina che, se iniettata sotto pelle, irrigidisc­e i muscoli e nervi facciali, provocando un effetto spianante sulla cute, con effetto anti età.

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