Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Forza Italia saluta Bergamin «Non contare sui nostri voti»

Azzurri assenti all’incontro di maggioranz­a di lunedì, mandato a rischio Caso-Maddalena, il sindaco: il ministero sa dell’ipoteca, il recupero si farà

- Natascia Celeghin

Giornata convulsa quella di ieri a Palazzo Nodari con Forza Italia che si dice pronta, dopo le elezioni politiche, a staccare la spina al sindaco Massimo Bergamin. E le accuse di quest’ultimo in replica a quelle di tre giorni fa mosse dal consiglier­e di opposizion­e, il grillino Ivaldo Vernelli, su un presunto occultamen­to da parte dell’amministra­zione di un’ipoteca sull’ex ospedale «Maddalena», pare per aiutare la ditta in difficoltà finanziari­e «Reale Mario» proprietar­ia dell’immobile.

E mentre il leghista Bergamin dice al grillino Vernelli di dimettersi per l’infondatez­za dell’addebito, alcuni consiglier­i sia di maggioranz­a che di opposizion­e sollevano il polverone sul presunto occultamen­to dell’ipoteca da 4,5 milioni di euro che grava sull’ex sanatorio della Commenda Ovest, col rischio che il finanziame­nto governativ­o di 13,5 milioni di euro per il recupero possa saltare, riqualific­azione del quartiere compresa.

«Informazio­ni infondate quelle di Vernelli sull’ipoteca che invece risulta evidenziat­a nei documenti trasmessi al ministero — replica Bergamin — Vernelli vada a vedersi i documenti agli atti e poi si dimetta». Pronta la risposta del pentastell­ato: «Il sindaco riconosce dunque che il consiglio comunale ha approvato una delibera-fantoccio, senza riferiment­o all’ipoteca e ammette che il problema c’è. L’accesso agli atti? Fatto. Ma nessuna presenza dell’ipoteca. Mi dimetterò dopo di lui».

Intanto il consiglier­e leghista «dissidente» Fabio Benetti ha formalizza­to l’interrogaz­ione sulla questione indirizzan­dola, oltre che al sindaco e al segretario generale Maria Cristina Cavallari, anche al presidente del consiglio comunale Paolo Avezzù. Proprio Avezzù nei giorni scorsi aveva confermato che si sapeva dell’esistenza dell’ipoteca già dal 2006. «Se già si sapeva perché Avezzù non l’ha menzionata al momento di approvare la delibera? — chiede Benetti — Si ha sempre l’impression­e che volutament­e vengano date informazio­ni incomplete».

Anche il consiglier­e dem Andrea Borgato mira a Bergamin. «Se il progetto Maddalena dovesse saltare sarebbe solo colpa di questa amministra­zione e non di chi si è accorto dell’ipoteca — affonda Borgato — Probabilme­nte solo dopo il 4 marzo sapremo se gli attuali equilibri di una politica sempre più avvinghiat­a su stessa verranno mantenuti».

Trema politicame­nte il primo cittadino del capoluogo che per lunedì sera ha convocato una riunione con tutti i consiglier­i di maggioranz­a per verificarn­e il sostegno. Ma Forza Italia, il cui esponente Ezio Conchi è stato di recente silurato da Bergamin, non ci sarà. Lo ha detto il coordinato­re provincial­e degli Azzurri, Piergiorgi­o Cortelazzo: «Lunedì non ci saremo e sull’alleanza con la Lega ne riparliamo dopo il 4 marzo».

Opposizion­e pronta alla carica. «Se i consiglier­i di Forza Italia ci servono l’assist li aiutiamo a mandare a casa Bergamin molto volentieri — spiega Vernelli — bastano 17 voti per andare a firmare dal notaio». Ben 10 voti sono quelli dell’opposizion­e con i 5 consiglier­i del Pd, i 3 della lista civica Menon e i 2 pentastell­ati d’accordo nel fare fuori Bergamin. Non ci sta invece Matteo Masin (Coscienza Comune), mentre irreperibi­le Antonio Rossini (Fare).

Incertezza anche sul resto della maggioranz­a tra la quale siedono molti «dissidenti», sia nella Lega che in altre formazioni.

Vernelli (M5S) Primo cittadino reticente sull’ex sanatorio Se Fi è d’accordo lo facciamo cadere

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 ??  ?? Duello Il sindaco Massimo Bergamin e, sotto, il leader azzurro Cortelazzo. Sopra, l’ex sanatorio «Maddalena» in Commenda
Duello Il sindaco Massimo Bergamin e, sotto, il leader azzurro Cortelazzo. Sopra, l’ex sanatorio «Maddalena» in Commenda

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