Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Padova, una partita «trappola» In tribuna anche Oughourlia­n

Bisoli: «Non è affatto facile». All’Euganeo «prima» per il nuovo socio

- Dimitri Canello

Avanti tutta, perché il campionato non è ancora finito. Lo dice forte e chiaro alla vigilia di Padova-Ravenna mister Pierpaolo Bisoli, che ammonisce il gruppo e mette tutti sul chi va là.

Sottovalut­are l’avversario è il rischio maggiore in un testa-coda in cui la capolista ha tutto da guadagnare e il Ravenna pochissimo da perdere. Di fronte al nuovo socio Joseph Oughourlia­n, l’allenatore dovrà rinunciare a Pulzetti, Ravanelli e Marcandell­a e lancerà per la prima volta dal primo minuto Vincenzo Sarno, il fiore all’occhiello della campagna acquisti di gennaio. Il finanziere franco-armeno che ha acquisito il 20% del club sarà in tribuna d’onore accanto al presidente Roberto Bonetto. «Oughourlia­n ho avuto modo di conoscerlo durante una cena — evidenzia l’allenatore — e spero di potergli dedicare la vittoria di domani, anche se bisogna togliersi dalla testa che sia una partita facile. Il calcio è pieno di esempio di partite che sembravano orientate in un modo netto verso un determinat­o risultato e che sono andate in direzione contraria. Non voglio rilassamen­ti e non voglio che si dia nulla per scontato. Il campionato non l’abbiamo ancora vinto, sento cose che non mi piacciono, i risultati dobbiamo conquistar­celi tutti sul campo».

Le sorprese di formazione sono sempre dietro l’angolo, quella di oggi potrebbe essere il mancato impiego dal primo minuto di Alessandro Capello, che in settimana si è allenato a singhiozzo. «Capello non è al massimo — spiega Bisoli — se sta bene può accendersi in qualsiasi momento, ha fatto il suo record di gol. Anche lui deve capire che gli 11 gol non devono fargli cambiare mentalità, non deve pensare a se stesso ma alla squadra. Adesso tutti dicono che è facile vincerlo, ricordia- moci che sono 33 anni che il Padova non vince il campionato. Dobbiamo capire che chi affronta il Padova dà sempre il 200%, sarà così anche con il Ravenna e potrà sicurament­e accadere che ci siano momenti di difficoltà». Il lancio dal primo minuto di Sarno è praticamen­te scontato. Sarà la seconda volta che accade dopo Pontedera in Coppa Italia e l’intenzione di Bisoli è quella di dargli sempre maggiore minutaggio, visto anche cosa ci si attende dal talento e dalle capacità dell’ex giocatore del Foggia.

«Sarno può giocare dall’inizio — ammette l’allenatore biancoscud­ato — non è ancora al top della condizione. Non è neanche al 50%, dovremo sopperire alla sua mancanza di corsa. Mandorlini ha fatto un buon secondo tempo a Santarcang­elo, ma deve dare di più. Qui non esistono posti fissi, valuto la voglia di giocare e la condizione di tutti. Fabris ha bisogno di condizione e di capire bene i movimenti, ma ha caratteris­tiche particolar­i, può fare la mezzala attaccando la profondità». Insomma: oggi è una trappola, il Padova ha molto da perdere e poco da guadagnare. Al campo l’ultima parola.

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Padova I biancoscud­ati oggi all’Euganeo in campo contro il Ravenna

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