Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Padova, una partita «trappola» In tribuna anche Oughourlian
Bisoli: «Non è affatto facile». All’Euganeo «prima» per il nuovo socio
Avanti tutta, perché il campionato non è ancora finito. Lo dice forte e chiaro alla vigilia di Padova-Ravenna mister Pierpaolo Bisoli, che ammonisce il gruppo e mette tutti sul chi va là.
Sottovalutare l’avversario è il rischio maggiore in un testa-coda in cui la capolista ha tutto da guadagnare e il Ravenna pochissimo da perdere. Di fronte al nuovo socio Joseph Oughourlian, l’allenatore dovrà rinunciare a Pulzetti, Ravanelli e Marcandella e lancerà per la prima volta dal primo minuto Vincenzo Sarno, il fiore all’occhiello della campagna acquisti di gennaio. Il finanziere franco-armeno che ha acquisito il 20% del club sarà in tribuna d’onore accanto al presidente Roberto Bonetto. «Oughourlian ho avuto modo di conoscerlo durante una cena — evidenzia l’allenatore — e spero di potergli dedicare la vittoria di domani, anche se bisogna togliersi dalla testa che sia una partita facile. Il calcio è pieno di esempio di partite che sembravano orientate in un modo netto verso un determinato risultato e che sono andate in direzione contraria. Non voglio rilassamenti e non voglio che si dia nulla per scontato. Il campionato non l’abbiamo ancora vinto, sento cose che non mi piacciono, i risultati dobbiamo conquistarceli tutti sul campo».
Le sorprese di formazione sono sempre dietro l’angolo, quella di oggi potrebbe essere il mancato impiego dal primo minuto di Alessandro Capello, che in settimana si è allenato a singhiozzo. «Capello non è al massimo — spiega Bisoli — se sta bene può accendersi in qualsiasi momento, ha fatto il suo record di gol. Anche lui deve capire che gli 11 gol non devono fargli cambiare mentalità, non deve pensare a se stesso ma alla squadra. Adesso tutti dicono che è facile vincerlo, ricordia- moci che sono 33 anni che il Padova non vince il campionato. Dobbiamo capire che chi affronta il Padova dà sempre il 200%, sarà così anche con il Ravenna e potrà sicuramente accadere che ci siano momenti di difficoltà». Il lancio dal primo minuto di Sarno è praticamente scontato. Sarà la seconda volta che accade dopo Pontedera in Coppa Italia e l’intenzione di Bisoli è quella di dargli sempre maggiore minutaggio, visto anche cosa ci si attende dal talento e dalle capacità dell’ex giocatore del Foggia.
«Sarno può giocare dall’inizio — ammette l’allenatore biancoscudato — non è ancora al top della condizione. Non è neanche al 50%, dovremo sopperire alla sua mancanza di corsa. Mandorlini ha fatto un buon secondo tempo a Santarcangelo, ma deve dare di più. Qui non esistono posti fissi, valuto la voglia di giocare e la condizione di tutti. Fabris ha bisogno di condizione e di capire bene i movimenti, ma ha caratteristiche particolari, può fare la mezzala attaccando la profondità». Insomma: oggi è una trappola, il Padova ha molto da perdere e poco da guadagnare. Al campo l’ultima parola.