Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Forza Nuova È già tensione Tre agenti feriti
Si annuncia una mattinata ad alta tensione, oggi in città, per l’arrivo di Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova.
Il leader romano della compagine di estrema destra è atteso alle 10,30 all’ex Fornace Carotta di via Siracusa, dove presenterà i candidati padovani alle elezioni politiche del 4 marzo prossimo. L’intera zona nei pressi della chiesa della Madonna Incoronata, dove è stato stabilito il divieto di sosta dalle 7 alle 13, sarà presidiata da parecchi uomini delle forze dell’ordine e dai reparti mobili per evitare che, come successo venerdì scorso a Bologna sempre in occasione di un comizio di Fiore, i militanti dei centri sociali vengano a contatto con gli esponenti di Forza Nuova. Il timore è quello che si possano vivere momenti di guerriglia urbana con cariche e lacrimogeni, se alcuni gruppi scenderanno in strada per tentare di impedire la presenza del leader di estrema destra in città. Ieri, all’indomani dei tafferugli tra Manifestazione e tensione Roberto Fiore oggi a Padova agenti e manifestanti nel capoluogo felsineo che hanno coinvolto diverse persone, è stato fatto un bilancio di quanto accaduto in piazza Galvani. Gli agenti che hanno riportato contusioni sono stati quattro, di cui tre appartenenti al reparto mobile di Padova. I poliziotti che fanno base in via D’Acquapendente erano coinvolti nel momento di maggior tensione della giornata dopo l’uso degli idranti e hanno partecipato alla carica in via Farini. Un agente ha riportato un trauma a un gomito con una prognosi di 10 giorni, gli altri due colleghi raggiunti dalle bombe carta fatte esplodere dai manifestanti hanno subito lesioni giudicate guaribili in meno di una settimana. Un quarto agente bolognese è rimasto ferito negli scontri del primo pomeriggio durante lo sgombero del presidio. Due le persone fermate: un 22enne emiliano e un 25enne trentino. Solidarietà agli agenti è stata espressa ieri da Domenico Pianese, segretario generale del sindacato indipendente di polizia: «Quattro colleghi sono rimasti feriti e siamo stanchi di dover diramare un bollettino di guerra a ogni manifestazione politica. Chiediamo che manifestazioni a forte rischio di incidenti non vengano autorizzate e che comunque gli organizzatori vengano ritenuti responsabili dei danni causati. C’è una diffusa sensazione di impunità che alimenta la violenza contro gli avversari politici e contro le forze dell’ordine chiamate a garantire l’ordine pubblico e la sicurezza degli stessi manifestanti. Non è possibile che nessuno sia chiamato alle proprie responsabilità».