Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Maggioranza divisa in Comune Domani Bergamin va alla conta
Al vertice Forza Italia e «Obiettivo Rovigo» solo per il caso-piscine, poi via Marsilio (Lega): uno sbaglio andarsene, problemi da affrontare assieme
Patrese (Fi) e Paron (Or) Discussione sulla fiducia dopo le elezioni politiche Rosito (Pc) Spero che la legislatura vada avanti anche dopo il 4 marzo Borgato (Misto) Stop litigi altrimenti meglio finirla qua e andare a votare
Una riunione di maggioranza scottante per il sindaco Massimo Bergamin quella convocata per domani sera alle 20.45 nella sala consiliare dopo che gli alleati di Forza Italia hanno annunciato una partecipazione limitata a uno solo dei punti della scaletta dell’incontro. Un incontro convocato proprio dal primo cittadino leghista per verificare i numeri dei consiglieri che reggono la sua maggioranza. E proprio il primo punto dell’ordine del giorno sarà la verifica dei numeri, su quanti voti può contare a Palazzo Nodari.
A seguire la discussione sul Polo natatorio e l’ipotesi conciliativa, al terzo punto la calendarizzazione dei prossimi consigli comunali, l’aggiornamento su Iras e Casa Serena e sul Consvipo (Consorzio di Sviluppo) più varie ed eventuali.
Come da indicazione del coordinatore di Forza Italia, Piergiorgio Cortelazzo (invelenito dopo il siluramento del vicesindaco forzista Conchi), i consiglieri azzurri parteciperanno solo per la discussione sul Polo natatorio, tema collegato al lodo Baldetti. Lo scrivono chiaro al sindaco Vani Patrese (capogruppo di Forza Italia) e Luca Paron (capogruppo di Obiettivo Rovigo-Or, ma iscritto a Forza Italia). «Diamo fin da ora la assoluta disponibilità di Forza Italia e Obiettivo Rovigo alla presenza e al voto favorevole su una delibera di soluzione del lodo Baldetti in un consiglio comunale da convocarsi prima possibile — scrivono i due — Per quanto riguarda ogni verifica di maggioranza e gli altri temi di programma indicati, confermiamo la nostra volontà di rimandare ogni discussione in merito dopo il 4 marzo (data delle elezioni politiche, Ndr)».
Il tema del Polo natatorio dev’essere definitivamente risolto a livello economico dopo che, a fine gennaio, il sindaco Bergamin aveva annunciato la risoluzione dopo aver ricevuto la lettera dal gestore «Veneto Nuoto» che comunicava l’intesa raggiunta con Unipol Banca. Accordo col quale il Comune di Rovigo è uscito di scena rispetto alla responsabilità in solido verso terzi, con la cancellazione della surroga prevista dalla convenzione. Rispetto a una cifra che poteva essere molto più onerosa per l’amministrazione comunale, a Palazzo Nodari ora si devono individuare 1,3 milioni di euro per la chiusura del contenzioso sulle piscine. «Sono soldi che individueremo senza problemi entro la fine di aprile con la destinazione dell’avanzo di bilancio» precisa il presidente del consiglio comunale, Paolo Avezzù.
Ma che aria tira dentro la maggioranza rodigina? «Uno sbaglio non partecipare al vertice di lunedì — dichiara il capogruppo leghista Nicola Marsilio — A Forza Italia dico che bisogna affrontare i problemi assieme. Sbaglierebbero i consiglieri azzurri a non presentarsi».
Presenti all’appello per la verifica di maggioranza richiesta dal sindaco Bergamin i consiglieri di «Presenza Cristiana» (Pc). La capogruppo Alba Maria Rosito, di fronte della ventilata ipotesi della caduta anticipata della consiliatura, auspica non succeda «né prima né dopo il 4 marzo per il bene della città».
Sulla stessa linea il collega Michele Aretusini della Lega. «Ora che stiamo per raccogliere i frutti del duro lavoro svolto negli ultimi due anni e mezzo — dichiara Aretusini — sarebbe da irresponsabili non andare avanti, bisogna prima di tutto pensare alla città e ai cittadini».
All’incontro di domani sera ci saranno Renato Borgato e Andrea Denti del Gruppo misto e l’indipendente Alberto Borella. Se Denti si dice «per nulla interessato ai problemi interni di Forza Italia» ed è convinto di andare avanti per «risolvere una volta per tutte le importantissime questioni del lodo Baldetti e del Maddalena», Borgato e Borella mettono l’accento «sulla necessità di ritrovare piena unità d’intenti e il gioco di squadra». Borgato poi conclude dicendo che «se si continua a litigare è meglio finirla qua e andare al voto subito».