Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Disegno le mie paure, ecco perché mi credono Erostrato»

Samuele si racconta e scende dal paese insieme al padre Nemesio: «Siamo rovinati»

- di Andrea Priante

«C redo all’esistenza di entità appartenen­ti ad altri piani di esistenza: spiriti, demoni. Disegno paure». Samuele, indagato col padre per gli attentati compiuti a Cesiomaggi­ore, si dice innocente. «Erostrato non siamo noi».

«Devo CESIOMAGGI­ORE (BELLUNO) andare di là». Indica una strada che si infila tra i boschi intorno a Cesiomaggi­ore. «Faccio sempre questo percorso, tutti i giorni, non posso cambiare. Sono abitudinar­io…».

Capelli corti, tuta da ginnastica. Samuele Aquini è un ragazzone di 31 anni, corpulento e con diversi problemi. «Sono stato anche seguito da una specialist­a, perché piangevo tanto, ho sofferto in passato. E poi la notte non dormo», racconta. In un forum sul internet si presenta come «appassiona­to di occultismo (…) Non credo in alcun principio universale di bene e di male (…) Credo che un dio creatore sia un’impossibil­ità logica ma sono possibilis­ta sull’esistenza di entità appartenen­ti ad altri piani di esistenza: spiriti, demoni…».

Come ogni pomeriggio, ad accompagna­rlo nella passeggiat­a c’è il padre che ha il nome di un filosofo greco, Nemesio, ed è un pensionato di 72 anni con un passato all’Agenzia delle dogane e studi di Medicina e Filosofia, mai conclusi. Barricata in casa, a due passi dalla chiesa, resta soltanto mamma Fiorella.

Ecco la famiglia indagata per gli attentati compiuti dal folle che si fa chiamare Erostrato e che da sette mesi semina incendi, vandalismi e lettere costellate di strane formule, richiami esoterici, svastiche. Come il biglietto che accompagna­va le caramelle infilzate di spilli, ritrovate nell’asilo di Cergnai il mese scorso. «Dovrete avere paura per i vostri figli», c’era scritto.

«Erostrato non siamo noi. Quella degli inquirenti è una caccia alle streghe, avevano fretta di indagare qualcuno ma brancolava­no nel buio. E ci siamo finiti in mezzo…», assicura Nemesio Aquini mentre il figlio cammina lentamente, allontanan­do un microfono «perché se si avvicina troppo alla testa potrebbe aggravare la mia emicrania».

«Questa storia ci metterà in ginocchio - dice il ragazzo – io non lavoro e mio padre è pensionato. Dovremo pagare l’avvocato e perfino un perito per contrastar­e quel ridicolo confronto calligrafi­co tra la mia scrittura e quella di Erostrato: dicono ci siano diversi punti in comune. Ma quando tutto sarà finito saremo noi a fare causa, a costo di trascinare lo Stato di fronte alla Corte europea. Sempre che non ci condannino: sarebbe un aborto della Giustizia».

I carabinier­i avrebbero raccolto diversi indizi contro di voi. Specie nel corso della perquisizi­one… Samuele: «Indizi? Io li definirei semplici illazioni. In casa

hanno trovato un libro sulle sette sataniche. Ma è solo il trattato di Massimo Introvigne, uno studioso per giunta cattolico…».

Nemesio: «Abbiamo anche il libro di Ratzinger».

Samuele: «E pure il Corano e Tre metri sopra il cielo… Sembra la dittatura stalinista, quando bastava un libro per finire in carcere». Non esagerate: contro di voi non ci sono solo i libri…

Nemesio: «Ma se, come prova, hanno sequestrat­o perfino il bicarbonat­o? L’avevo comprato tre giorni prima per via della gastrite…».

Samuele: «Nel decreto si fa riferiment­o alla mia iscrizione al gruppo Atei Italiani. Nel 2018 essere accusati di ateismo

è una follia…»

Però lei, Samuele, è appassiona­to di esoterismo e satanismo. È un altro punto in comune con Erostrato.

«Sono materie che mi interessan­o, è vero, anche se non credo nel soprannatu­rale: il Male esiste solo nei comportame­nti delle persone. Dicono che avremmo fatto riti esoterici e ci hanno sequestrat­o spilli, candele, e un foglio sul quale avevo scarabocch­iato dei simboli che mi servivano a visualizza­re le paure per poi superarle: me l’ha consigliat­o la psicologa. Nulla a che fare con magia nera o cose del genere. Ma gli investigat­ori consideran­o tutto questo delle prove di colpevolez­za». Se non siete voi, chi si nasconde dietro Erostrato?

Samuele: «È una persona piena di rancore, che vuole danneggiar­e il sindaco gettando fango su di lui e sull’intero paese. Si sta vendicando di qualcosa…».

Nemesio: «È un narciso, vuole che si parli di lui. Visto ciò che scrive, i riferiment­i che fa, potrebbe essere un insegnante». Qualche sospetto?

Samuele: «Mi ero convinto si trattasse di uno del paese, un tipo un po’ strano, che ama fare scherzi».

Nemesio: «Sì, uno che usava termini tipo “negracci” ed epiteti del genere…».

Samuele: «Poi, quando c’è stato l’episodio dell’asilo, ho capito che non poteva essere lui, perché non farebbe male ai bambini. E allora mi sono allarmato…». Vi preoccupan­o le conseguenz­e di questa inchiesta? Samuele: «In paese nessuno ci guarda male: ci conoscono e sanno che siamo innocenti». Nemesio: «Non vedo l’ora di essere interrogat­o: alla fine dovranno ammettere d’essersi sbagliati e che con Erostrato non c’entriamo nulla».

Tutte le mattine vado nei boschi perche sono persona abitudinar­ia

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 ??  ?? Nemesio e Samuele A fianco (foto Zanfron), Nemesio e il figlio Samuele Aquini. Come «Erostrato», anche il nome «Nemesio» ha origini greche. Deriva da «Nemesi», la dea che compiva giustizia per i delitti irrisolti o impuniti
Nemesio e Samuele A fianco (foto Zanfron), Nemesio e il figlio Samuele Aquini. Come «Erostrato», anche il nome «Nemesio» ha origini greche. Deriva da «Nemesi», la dea che compiva giustizia per i delitti irrisolti o impuniti

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