Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Disegno le mie paure, ecco perché mi credono Erostrato»
Samuele si racconta e scende dal paese insieme al padre Nemesio: «Siamo rovinati»
«C redo all’esistenza di entità appartenenti ad altri piani di esistenza: spiriti, demoni. Disegno paure». Samuele, indagato col padre per gli attentati compiuti a Cesiomaggiore, si dice innocente. «Erostrato non siamo noi».
«Devo CESIOMAGGIORE (BELLUNO) andare di là». Indica una strada che si infila tra i boschi intorno a Cesiomaggiore. «Faccio sempre questo percorso, tutti i giorni, non posso cambiare. Sono abitudinario…».
Capelli corti, tuta da ginnastica. Samuele Aquini è un ragazzone di 31 anni, corpulento e con diversi problemi. «Sono stato anche seguito da una specialista, perché piangevo tanto, ho sofferto in passato. E poi la notte non dormo», racconta. In un forum sul internet si presenta come «appassionato di occultismo (…) Non credo in alcun principio universale di bene e di male (…) Credo che un dio creatore sia un’impossibilità logica ma sono possibilista sull’esistenza di entità appartenenti ad altri piani di esistenza: spiriti, demoni…».
Come ogni pomeriggio, ad accompagnarlo nella passeggiata c’è il padre che ha il nome di un filosofo greco, Nemesio, ed è un pensionato di 72 anni con un passato all’Agenzia delle dogane e studi di Medicina e Filosofia, mai conclusi. Barricata in casa, a due passi dalla chiesa, resta soltanto mamma Fiorella.
Ecco la famiglia indagata per gli attentati compiuti dal folle che si fa chiamare Erostrato e che da sette mesi semina incendi, vandalismi e lettere costellate di strane formule, richiami esoterici, svastiche. Come il biglietto che accompagnava le caramelle infilzate di spilli, ritrovate nell’asilo di Cergnai il mese scorso. «Dovrete avere paura per i vostri figli», c’era scritto.
«Erostrato non siamo noi. Quella degli inquirenti è una caccia alle streghe, avevano fretta di indagare qualcuno ma brancolavano nel buio. E ci siamo finiti in mezzo…», assicura Nemesio Aquini mentre il figlio cammina lentamente, allontanando un microfono «perché se si avvicina troppo alla testa potrebbe aggravare la mia emicrania».
«Questa storia ci metterà in ginocchio - dice il ragazzo – io non lavoro e mio padre è pensionato. Dovremo pagare l’avvocato e perfino un perito per contrastare quel ridicolo confronto calligrafico tra la mia scrittura e quella di Erostrato: dicono ci siano diversi punti in comune. Ma quando tutto sarà finito saremo noi a fare causa, a costo di trascinare lo Stato di fronte alla Corte europea. Sempre che non ci condannino: sarebbe un aborto della Giustizia».
I carabinieri avrebbero raccolto diversi indizi contro di voi. Specie nel corso della perquisizione… Samuele: «Indizi? Io li definirei semplici illazioni. In casa
hanno trovato un libro sulle sette sataniche. Ma è solo il trattato di Massimo Introvigne, uno studioso per giunta cattolico…».
Nemesio: «Abbiamo anche il libro di Ratzinger».
Samuele: «E pure il Corano e Tre metri sopra il cielo… Sembra la dittatura stalinista, quando bastava un libro per finire in carcere». Non esagerate: contro di voi non ci sono solo i libri…
Nemesio: «Ma se, come prova, hanno sequestrato perfino il bicarbonato? L’avevo comprato tre giorni prima per via della gastrite…».
Samuele: «Nel decreto si fa riferimento alla mia iscrizione al gruppo Atei Italiani. Nel 2018 essere accusati di ateismo
è una follia…»
Però lei, Samuele, è appassionato di esoterismo e satanismo. È un altro punto in comune con Erostrato.
«Sono materie che mi interessano, è vero, anche se non credo nel soprannaturale: il Male esiste solo nei comportamenti delle persone. Dicono che avremmo fatto riti esoterici e ci hanno sequestrato spilli, candele, e un foglio sul quale avevo scarabocchiato dei simboli che mi servivano a visualizzare le paure per poi superarle: me l’ha consigliato la psicologa. Nulla a che fare con magia nera o cose del genere. Ma gli investigatori considerano tutto questo delle prove di colpevolezza». Se non siete voi, chi si nasconde dietro Erostrato?
Samuele: «È una persona piena di rancore, che vuole danneggiare il sindaco gettando fango su di lui e sull’intero paese. Si sta vendicando di qualcosa…».
Nemesio: «È un narciso, vuole che si parli di lui. Visto ciò che scrive, i riferimenti che fa, potrebbe essere un insegnante». Qualche sospetto?
Samuele: «Mi ero convinto si trattasse di uno del paese, un tipo un po’ strano, che ama fare scherzi».
Nemesio: «Sì, uno che usava termini tipo “negracci” ed epiteti del genere…».
Samuele: «Poi, quando c’è stato l’episodio dell’asilo, ho capito che non poteva essere lui, perché non farebbe male ai bambini. E allora mi sono allarmato…». Vi preoccupano le conseguenze di questa inchiesta? Samuele: «In paese nessuno ci guarda male: ci conoscono e sanno che siamo innocenti». Nemesio: «Non vedo l’ora di essere interrogato: alla fine dovranno ammettere d’essersi sbagliati e che con Erostrato non c’entriamo nulla».
Tutte le mattine vado nei boschi perche sono persona abitudinaria