Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Spazi comunali vietati ai neofascisti
Giordani promuove la proposta di Coalizione durante il consiglio comunale
Padova I neofascisti e i partiti di ispirazione fascista non troveranno più posto negli spazi pubblici del Comune di Padova. La proposta di Coalizione civica (la compagine più a sinistra tra quelle che sostengono il sindaco Sergio Giordani) è stata accolta dal primo cittadino e presto diventerà operativa. La decisione è stata presa durante il consiglio comunale che ha approvato la cessione della caserma Piave e il nuovo studentato di via Scrovegni.
Mai più sale pubbliche PADOVA a movimenti politici che si richiamano al fascismo. Mai più quanto è successo domenica scorsa con Forza Nuova all’ex Fornace Carotta.
Ieri sera, nel parlamentino di Palazzo Moroni, il sindaco Sergio Giordani ha accolto la proposta della consigliera di Coalizione Civica Daniela Ruffini, assicurando che il provvedimento diventerà presto operativo con un’apposita delibera di giunta. «A Padova – ha detto il sindaco – non c’è spazio per chi semina paura, odio, razzismo e discriminazione». È stata questa, nel corso di una seduta che si è protratta fino a tarda notte, la decisione più netta e simbolica presa dall’assemblea padovana, che poi ha dato il via libera alla realizzazione di un residence per studenti universitari in via Scrovegni, nell’edificio all’angolo con via Delù e via Ruffini che fino a qualche anno fa ospitava gli uffici della Cassa di Risparmio del Veneto. La delibera in questione a firma dell’assessore al Commercio Antonio Bressa, nonostante la pioggia di emendamenti presentata dall’opposizione, è stata approvata da tutta la maggioranza. E così la modifica della destinazione urbanistica dello stabile di nove piani, che si trova a due passi dalla nuova sede dell’Inps e dal liceo artistico Modigliani, è andata a buon fine. Decisiva, per far rientrare alcuni mal di pancia che esistevano pure tra i suoi alleati, è stata la volontà di Giordani di recepire in toto la sollecitazione del consigliere Stefano Ferro, a nome dell’intero gruppo di Coalizione Civica, volta a destinare almeno mezzo milione di euro (nel prossimo assestamento di bilancio) proprio a sostegno degli studenti del Bo. «Purtroppo – ha spiegato Ferro – la nostra richiesta di abbassare le tariffe dello studentato (420 euro al mese per una camera singola e 330 per una doppia) non è stata accolta. E allora domandiamo un impegno forte, da parte dell’amministrazione comunale, per incrementare il numero di aule studio presenti a Padova e per introdurre alcune facilitazioni tariffarie a favore degli studenti universitari che si spostano coi mezzi pubblici».
Istanze, come detto, accolte così dal sindaco: «Gli studenti del nostro ateneo rappresentano una risorsa per Padova, non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello culturale e sociale. E, quindi, ogni tipo di iniziativa che contribuisca ad integrarli meglio mi trova d’accordo. Mezzo milione di euro è una cifra importante e, come Comune, non ci tireremo indietro, nella speranza che pure l’Università faccia lo stesso».
Il palazzo in cui sorgerà lo studentato (vedi foto qui a sinistra), che dovrebbe anche contribuire alla riqualificazione di tutta l’area compresa tra via Trieste e via Tommaseo, è di proprietà della Fabrica Immobiliare Sgr Spa, compagine che fa riferimento all’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone. Sempre ieri, inoltre, l’aula ha ratificato pure altre due importanti operazioni urbanistiche: la trasformazione dell’ex caserma Piave nel nuovo polo delle Scienze Sociali (tra le proteste di alcuni residenti della zona) e l’insediamento di Banca Generali del cosiddetto Palazzo delle Poste tra largo Europa e corso Garibaldi.
Giordani A Padova non c’è spazio per chi semina paura, odio, razzismo e discriminazione