Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Biologi no vax? A rischio l’esame di Stato
«Convegno discutibile», al Bo i docenti rifiutano di formare commissioni
Definire «con assoluta PADOVA certezza che presso l’Ateneo si terranno gli esami di Stato per i biologi» e chiedere «che non si abbia turbativa alcuna» al loro svolgimento. E’ per questo che Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei Biologi, ha chiesto e ottenuto un incontro con Rosario Rizzuto, rettore dell’Università di Padova: il faccia a faccia, inizialmente concordato lunedì prossimo a Padova, è stato anticipato di quattro giorni e si svolgerà a Roma giovedì, a margine della riunione mensile tra i rettori delle università italiane che coinvolge anche Rizzuto.
Il summit nasce dalla lettera di Gerolamo Lanfranchi, direttore del dipartimento di Biologia dell’Ateneo patavino, che chiedeva a D’Anna di annullare il convegno internazionale «New Frontiers in Biology», previsto il 2 marzo a Roma per festeggiare i cinquant’anni dell’Ordine: secondo Lanfranchi, infatti, il programma dell’evento comprende «alcuni ricercatori che hanno pubblicato o propagandato risultati scientifici mai suffragati ed anzi più volte smentiti dalla comunità scientifica, che vorrebbero dimostrare la pericolosità dei processi di vaccinazione». Dare spazio ai no-vax, scriveva Lanfranchi, «non potrà che compromettere gravemente la disponibilità di noi biologi padovani al contributo che da anni forniamo allo svolgimento degli esami di Stato in sede locale».
L’appello per ora è caduto nel vuoto: «D’Anna non sembra intenzionato a recedere dai suoi propositi, né tantomeno disposto a rivedere i contenuti del convegno - dice Lanfranchi -. In compenso è molto preoccupato per la nostra posizione e teme che ci rifiuteremo di svolgere gli esami, ma ciò non è possibile perché vorrebbe dire opporsi a un obbligo di legge e danneggiare gli studenti. Il punto è che le commissioni d’esame vengono formate su base volontaria e che dopo questo convegno sarà difficile convincere i docenti».
Oltre a tranquillizzare D’Anna, il rettore Rizzuto ribadirà il contenuto della lettera: «Siamo di fronte a un problema culturale, con Ordine e atenei schierati su due visioni delle scienza diverse conclude Lanfranchi -. Certificare le competenze dei biologi senza riconosce il metodo scientifico della loro formazione sarebbe una contraddizione».