Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il rettore Bugliesi: «Costruiremo l’ateneo che volevo da studente»
VENEZIA «Stiamo realizzando l’università che avrei voluto da studente».
Michele Bugliesi, rettore a Ca’ Foscari, con l’inaugurazione dell’anno accademico alla Fenice iniziano le celebrazioni per il 150°. Com’è cambiata l’università?
«È cambiata nel tempo mantenendosi fedele ai suoi pilastri, alla tradizione, alle discipline originarie e adesso risponde in modo diverso alle sfide del progresso scientifico e del quadro internazionale».
Ca’ Foscari oggi: 15 borse di ricerca individuali Marie Curie, cinque dipartimenti di eccellenza, entro il 2020 apriranno i Ca’ Foscari International Offices a New Delhi, Istanbul, in Russia e a Bruxelles.
Rettore, ma lei che intenzioni ha? Vuole fare di Ca’ Foscari la prima università del Veneto?
«Cerchiamo di emergere come una delle università leader in Europa, oltre che in Italia. Abbiamo visibilità importanti e siamo nella condizione di investire ulteriormente per crescere ancora. L’ambizione è quella: onorare una tradizione prestigiosa e adeguarla ai tempi per mettersi nelle
prime posizioni di rilievo in Europa. Con le università venete c’è competizione ma si coopera per il Competence Center, per avere un rapporto più compiuto ed efficace con le imprese e per fare asse in ambito internazionale».
A proposito: i laureati di Ca’ Foscari trovano lavoro prima degli altri?
«L’indice è sempre alto, dai cinque ai sette punti sulla media nazionale. Per la laurea magistrale ad un anno è del 78% (media nazionale 71%) e a cinque anni è del 90% (media nazionale 84%). Più alta nelle aree economiche e scientifiche, sull’area linguistica è 5 o 6 punti in più della media nazionale e minore sull’area umanistica ma il connubio tra economia,
comunicazione, marketing - insomma l’interdisciplinarietà che perseguiamo grazie a contatti con 17mila imprese - apre ai nostri studenti finestre su percorsi e competenze spendibili».
Ca’ Foscari ha un portafoglio di lavori in corso di 88 milioni di euro. Praticamente, uno dei maggiori general contractor in città. Eppure la politica ogni tanto storce il naso...
«C’è stato un periodo tra gli anni Settanta e Ottanta in cui l’università veniva avvertita come corpo estraneo. Oggi non lo percepisco» Novità per il prossimo anno accademico?
«La divisione in tre tranche delle tasse,ferme da sette anni, per alleggerire l’impatto sulle famiglie, semplificato le misure per il recupero degli abbandoni, riformulato soglie di accesso al solo merito e investito 2,4 milioni in borse di studio e un milione nel riallestimento di servizi logistici e sale biblioteche». (mo.zi.)