Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Piazza Rabin, l’ex foro boario è finalmente un cantiere
Fine dell’attesa e delle polemiche tra Comune e costruttore. Tariffe del parcheggio riviste al ribasso
Finalmente, verrebbe PADOVA da dire. Da qualche giorno, dopo un’attesa che sembrava davvero infinita, sono infatti cominciati i lavori di ristrutturazione del cosiddetto frontone dell’ex Foro Boario di Prato della Valle. L’edificio, compreso tra via Carducci e via 58° Fanteria, è stato interamente recintato con alcuni pannelli in legno compensato e, sui ponteggi che si affacciano sull’Isola Memmia, sono in azione gli operai incaricati dalla Parcheggio e Immobiliare Prato della Valle Srl. Ovvero la cordata d’imprese, composta dalla Parcheggi Italia Spa, dalla Fratelli Gallo Srl e dalla Cavagnis Costruzioni Srl, che si è aggiudicata in concessione dal Comune per 39 anni tutta l’area dell’ex mercato del bestiame.
L’intervento, come noto, prevede una spesa complessiva di circa 9 milioni di euro, necessaria non solo per sistemare il parcheggio pubblico di piazza Rabin (la cui gestione, a inizio febbraio, è passata dalla municipalizzata Aps Holding alla società austriaca Best in Parking) e per realizzare una pista ciclopedonale fino ai Giardini dell’Appiani, ma anche appunto per recuperare il frontone dell’ex Foro Boario, destinato ad ospitare un bar, un ristorante e alcune attività commerciali, tra cui l’unica certa è quella di un minimarket del gruppo Despar.
I lavori, se non altro dando retta ai tempi contrattuali, dovrebbero terminare intorno alla metà di gennaio del prossimo anno. Intanto, dopo le tensioni registrate nelle scorse settimane tra Comune e privati, va detto che quest’ultimi hanno rivisto (al ribasso) le tariffe degli abbonamenti del parcheggio, dove al momento sono disponibili soltanto 230 dei 490 posti auto complessivi: le due tessere mensili, sia quella 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 che quella dalle 7 alle 21 dal lunedì al sabato, sono rispettivamente calate da 109 a 89 euro e da 89 a 59 euro. Il prezzo base di un euro all’ora, invece, è rimasto invariato. Decisivo, nella mediazione con gli imprenditori Filippo Mazzei e Giacomo Cavagnis, è stato il ruolo del vicesindaco con delega alla Mobilità Arturo Lorenzoni e, soprattutto, quello dell’assessore alla Cultura Andrea Colasio.