Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Barbujani: «Assegni a Pivaro» Domani il consiglier­e in procura

Il legale del «traditore»: «Nessuno può parlare di corruzione in giunta»

- Natascia Celeghin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Ho testimoni che hanno ADRIA visto il geometra Martini consegnare a titolo personale l’aiuto economico, cifra non cospicua, nelle mani di Enrico Pivaro. Quello che mi fa arrabbiare è che fino all’ultimo Pivaro ci ha dato la speranza di essere dei nostri e di non farci cadere». Massimo «Bobo» Barbujani, ormai ex sindaco di Adria, a 2 giorni dalla firma della metà più uno del suo consiglio comunale che ha fatto decadere la sua Giunta, continua a sostenere che il «traditore» Enrico Pivaro consiglier­e comunale (Forza Italia) sia stato in qualche maniera corrotto dopo aver ricevuto dei soldi da un dipendente comunale, il geometra comunale Giuliano Martini. Anche il suo vice Federico Simoni denuncia come «il gesto di Pivaro sia stato politicame­nte scorretto. Ma non perché si sia dimesso, ma per le modalità con cui ciò è avvenuto. Se non riusciva a ricoprire tale ruolo, un ruolo di responsabi­lità in quanto consiglier­e comunale, rappresent­ante dei cittadini nel secondo comune della provincia, doveva dimettersi da solo».

Tutto, secondo i due ex amministra­tori, ruota attorno a quel fatidico Consiglio di mercoledì, quando i consiglier­i hanno presentato le loro dimissioni. «Vorrei sapere continua Barbujani - cosa è successo nell’arco di circa 2 ore di tempo a Pivaro per avergli fatto cambiare idea mercoledì sera in consiglio comunale preannunci­ando le sue dimissioni e sono sicuro che la risposta è nell’esposto fatto ai carabinier­i e firmato venerdì mattina da Federico Simoni e dal coordinato­re polesano di Forza Italia Piergiorgi­o Cortelazzo».

A mandare a casa Barbujani accanto alla firma cruciale di Pivaro, le firme apposte davanti al notaio Maria Chiara Guzzon giovedì sera da Barnaba Busatto e Luca Azzano Cantarutti per la maggioranz­a di centro destra e dei rimanenti 6 consiglier­i di opposizion­e per le civiche Finalmente Adria e Insieme Per il Bene Comune, il Partito Democratic­o, e il Movimento 5 Stelle.

Quella mattina, dopo aver annunciato le dimissioni, Pivaro viene raggiunto nel bar di cui è titolare da Barbujani. A Bobo, confessa di avere problemi economici, poco prima di sentirsi male e finire in pronto soccorso, dove è stato raggiunto dal notaio. «So per certo che il geometra Martini ha preso un giorno di ferie in Comune per vegliare dalla tarda mattinata su Pivaro – spiega ancora l’ex sindaco Barbujani -. Se Martini ha aiutato Pivaro come amico ha fatto un gesto nobile, ma se lo ha pagato per altri motivi allora è un’estorsione».

In ballo ci sarebbero 2400 euro finiti nelle mani di Pivaro per risolvere i suoi problemi economici e provenient­i da Martini pare tramite due assegni circolari da 1600 e 840 euro. La conferma arriva dall’avvocato che assiste sia Pivaro che Martini, Sandra Passadore: «Non è una novità. E’ stato lo stesso Martini a dichiararl­o a Bobo e ai suoi che temevano Pivaro fosse finito nelle mani di usurai, così come era noto che Pivaro avesse problemi economici che sono stati risolti però già prima della caduta di Bobo. Io stessa avevo informato Bobo dell’esistenza dei due assegni».

Domani l’avvocato Passadore consegnerà il fascicolo che ricostruis­ce le 48 ore pre e post consiglio comunale in procura. «Sarà l’autorità giudiziari­a a decidere come stanno realmente i fatti- continua Passadore- ma nessuno si deve permettere di parlare di corruzione nell’ex giunta. Bobo ignora lo stato di difficoltà delle persone e trascura i cittadini».

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(foto Biasioli) Decaduti Massimo Barbujani (a destra) e Federico Simoni

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