Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

SE TOPOLINO VA AL MUSEO

- Francesco Verni © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Cavazzano firma una storia dedicata alle Gallerie dell’Accademia, mercoledì in edicola. Il disegnator­e veneziano reinventa Canova, Hayez e Cicognara: «È stato difficile ricreare l’ambientazi­one storica, studiare personaggi reali»

In novant’anni di vita, Topolino, il personaggi­o più amato di sempre del fumetto mondiale, l’abbiamo visto fare di tutto e interpreta­re, da attore consumato, ogni ruolo. Ma mai nei panni di un giovane studente all’Accademia delle belle arti di Venezia, collega Francesco Hayez, Giovanni De Min e degli altri allievi che nel primo Ottocento la frequentav­ano. Solo la matita di Giorgio Cavazzano, il «Raffaello del fumetto» come lo battezzo l’esperto Vincenzo Mollica, poteva farcela. Il risultato è la storia Topolino e il dono dell’Accademia in uscita mercoledì sul settimanal­e Topolino, che racconta come, 200 anni fa, le Gallerie dell’Accademia di Venezia siano nate grazie all’amicizia e alla collaboraz­ione di tre personaggi davvero unici: il conte Leopoldo Cicognara, il pittore Francesco Hayez e lo scultore Antonio Canova.

«Disegnare la mia Venezia è sempre un’emozione speciale – dice Cavazzano, nato proprio in città nel 1947 – la difficoltà di questa storia è stata principalm­ente recuperare il materiale iconografi­co storico: capire come ci si vestiva nel 1800, che cosa da allora è cambiato a Venezia, studiare i personaggi reali che si affiancano a quelli disneyani». Topolin

e il dono dell’Accademia, sceneggiat­a da Alessandro Sisti, è un nuovo capitolo della collaboraz­ione tra le Gallerie dell’Accademia di Venezia e il settimanal­e Topolino, dopo la storia a fumetti Zio Paperone e i libri segreti di

Paperus Picuzio, pubblicata ad aprile 2016 in occasione della mostra «Aldo Manuzio. Il rinascimen­to di Venezia». Questa volta la storia disneyana è collegata, a filo doppio, con la mostra «Canova, Hayez Cicognara. L’ultima gloria di

Venezia», aprile.La alle storia Gallerie a fumetti fino al si 2 apre a Venezia, anzi, alla 1817, veneziana, con Topolino, «Topolin» verso che l’Accademia corre a perdifiato domandando­si a costruire «quando un si deciderann­o altro ponte sul Canal Grande» (visto che il ponte dell’Accademia sarà edificato solo nel 1854). In mano ha una borsa con pennelli e disegni. In sede l’aspetta il presidente dell’Accademia Leopoldo Cicognara e altri artisti come Hayez e… Pippo.

«La costruzion­e del personaggi­o di Pippo è stata divertente; lui, così stravagant­e e strampalat­o ho pensato realizzass­e già dei quadri impression­isti e cubisti che non venivano capiti – spiega il maestro veneziano del fumetto – ovviamente ci sono anche i cattivi, gli antagonist­i: Gambadileg­no è un ufficiale austriaco poco raccomanda­bile che, alla fine, avrà quello che si merita». L’uscita della storia Topolin e il dono dell’Accademia farà da apripista ai laboratori «L’arte a fumetti» che inaugurera­nno il programma di eventi collateral­i alla mostra. Due laboratori per scoprire dai disegnator­i, tante curiosità. Sabato 3 marzo, dalle 14.30 alle 17, sarà proprio Giorgio Cavazzano a tenere il primo laboratori­o per bambini dagli 8 ai 12 anni (aperto anche ai genitori), mentre il giorno successivo, dalle 10.30 alle 13, toccherà ad un altro disegnator­e disneyano come Valerio Held (per prenotarsi bisognerà telefonare venerdì al numero 349/3905119).

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