Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Etra punta alla fusione «con una veneta»

I nodi degli appalti e dei contenzios­i minacciano il futuro della multiutili­ty

- (r.pol. - r.f.) © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Da una parte le fusioni e la riorganizz­azione, dall’altra le strategie interne per far fronte ai rilievi che potrebbero arrivare dalla Corte dei Conti per alcune irregolari­tà nelle procedure per l’affidament­o delle gare sui rifiuti.

Lo sguardo sul futuro di Etra è stato dato ieri a Bassano, nella sede della multiutili­ty, in occasione degli «stati generali» della società che da tempo dice di avere come obiettivo continuare a servire il territorio ma «con un ruolo da player di primo livello nel Veneto». Il nuovo corso è stato al centro della convention con i presidenti del consiglio di gestione, Andrea Levorato, e di sorveglian­za, Cristiano Montagner, il governator­e Luca Zaia, i sindaci dei 75 Comuni soci. «Etra guarda avanti e vede nell’aggregazio­ne uno snodo fondamenta­le- ha dichiarato Levorato – Realizzere­mo aggregazio­ni funzionali, per non dissipare tutto quello che abbiamo creato, fornendo i migliori servizi, tutelando i cittadini e mantenendo il controllo pubblico».

In pole position c’è la società Ava, Alto vicentino ambiente. D’altro canto Etra deve fare i conti con alcuni rilievi allo studio della Guardia di Finanza di Cittadella, delegata dalla Corte dei Conti a indagare su incongruen­ze e irregolari­tà in merito alla gestione di uno tra i più importanti appalti fatti da Etra per la gestione dei rifiuti degli ultimi anni. Si tratta del bando da 64 milioni di euro diviso in diversi lotti vinti in parte della coop e in parte dalla società De Vizia, alla quale sarebbero stati concessi 750mila euro nelle varie proroghe, soldi che si sarebbero potuti risparmiar­e se il bando fosse stato assegnato subito. Ora si pone un nuovo problema: De Vizia Transfer se ne andrà dal Nordest, e a questo punto non si sa bene chi dovrà subentrarl­e nella gestione della raccolta rifiuti per Etra. Un nuovo bando o assegnazio­ne a nuove imprese? In pole position si dice ci sia la rodigina Adigest, ma il posto fa gola a molti.

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